Cerca

La giornata mondiale dell’habitat

Città naturali, Frosinone a metà classifica

3Bee pubblica la classifica della biodiversità: il capoluogo quarantasettesimo. In Italia al top sono Isernia, Belluno e Savona. Le ultime Foggia, Novara e Vercelli. Nel Lazio svetta Rieti

Città naturali, Frosinone a metà classifica

Nella classifica delle città più naturali d’Italia, Frosinone è quarantasettesima. Si trova un po’ oltre la metà della graduatoria che raccoglie i risultati di 112 città. A compilarli, in occasione della giornata mondiale dell’habitat, istituita nel 1985 dalle nazioni Unite, che si è celebrata ieri, è stata 3Bee, nature-tech company e leader nella protezione della biodiversità, della natura e del clima attraverso tecnologie all’avanguardia. La classifica finale è stata ottenuta con un indicatore che calcola l’Abbondanza media di specie per uso del suolo indiretta (Msa). Si tratta di un parametro dell’integrità della biodiversità locale utilizzato per valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente naturale. Il calcolo si basa confrontando l’abbondanza delle specie in una zona con la loro abbondanza in un ambiente totalmente naturale (non coinvolto da attività umane). L’Msa varia da 0 a 1, dove 1 indica che la distribuzione delle specie nella zona in analisi è completamente intatta, mentre 0 indica un’area totalmente antropizzata e artificiale. Questo parametro tiene in considerazione principalmente l’uso del suolo ed è stato possibile calcolarlo grazie all’integrazione con i dati satellitari di Esa e l’esperienza di 3Bee nel definire le categorie di uso del suolo.

I capoluoghi più naturali d’Italia sono così risultati Isernia, con un indice di 0,921, Belluno, Savona, L’Aquila e Ascoli Piceno. La classifica è chiusa invece da Alessandria, Rovigo, Foggia, Novara e Vercelli, l’ultima con un punteggio di 0,209. Nel Lazio, invece, il primato se lo aggiudica Rieti, ventottesima, con un valore di 0,79, poi c’è Frosinone, quarantasettesima con 0,68, quindi Viterbo, sessantatreesima, con 0,58, Roma, sessantaseiesima, con 0,57, infine Latina, settantanovesima, con 0,51. «La classifica delle città più naturali d’Italia - si legge nella presentazione del lavoro - restituisce una fotografia dettagliata dello stato della biodiversità urbana nel nostro Paese, evidenziando l’importanza di strategie climatiche basate su dati scientifici per preservare la biodiversità». Tenuto conto anche del fatto che l’antropizzazione ha distrutto il suolo attraverso l’erosione ma anche la contaminazione della vegetazione con pesticidi e fertilizzanti chimici.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione