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Lo studio

Stipendi più leggeri. La provincia di Frosinone 77ª in Italia

In Ciociaria 27.989 euro di retribuzione annua. I dati dell’osservatorio di JobPricing: Milano prima e Roma quarta

Stipendi più leggeri. La provincia di Frosinone 77ª in Italia

Il dato delle retribuzioni nel Lazio secondo l’osservatorio JobPricing

I ciociari sempre più poveri. Con una retribuzione annua media di 27.989 euro, nel 2023, i lavoratori della provincia di Frosinone sono settantasettesimi in Italia e perdono sei posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Prima ancora era andata ancora peggio, ottantesimo posto per gli stipendi del 2021, quindi settantasettesimo con i guadagni dell’anno prima ancora. Eppure per le retribuzioni del 2019 Frosinone era sessantunesima. Da allora la discesa è piuttosto evidente. In termini assoluti, invece, il Frusinate in un anno cresce solo da 27.816 a 27.989 euro. È quanto emerge dall’Osservatorio JobPricing che ha presentato la classifica aggiornata delle province e delle regioni italiane in base ai livelli retributivi nel settore privato. E dal confronto con le edizioni precedenti del dossier.

«Il divario retributivo in Italia si conferma ampio e articolato - si legge nel dossier - come rivela il nuovo Geography index dell’osservatorio JobPricing, giunto alla sua decima edizione. Questo studio annuale analizza le differenze salariali tra le varie aree del Paese, fornendo una fotografia aggiornata delle disparità retributive nel settore privato. Nel 2023, la media della retribuzione globale annua a livello nazionale si attesta a 31.442 euro, ma solo una parte del Paese supera questo valore. Infatti, appena 7 delle 20 regioni e 35 delle 107 province italiane presentano stipendi medi superiori alla media nazionale, dimostrando come la distribuzione dei redditi vari significativamente a seconda della zona geografica». A livello regionale i territori con le retribuzioni maggiori sono la Lombardia, il Lazio e il Trentino-Alto Adige. La prima si attesta a 34.033 euro con un indice di 108,2 (calcolato tenendo conto della media nazionale del 2023 di 31.442 euro), la seconda a 32.720 e un indice di 104,1, mentre il Trentino-Alto Adige è a 32.560 con un indice di 103,6.

«In cima alla classifica provinciale, Milano continua a primeggiare con una Rga media di 37.661 euro - prosegue l’analisi - seguita da Bolzano e Trieste, che si scambiano le posizioni rispetto allo scorso anno. In crescita anche Siena, che avanza di ben 10 posizioni, pur rimanendo appena sotto la media nazionale». In coda dal novantaquattresimo posto di Fermo in giù tutte province del Sud con l’eccezione di Rieti, ultima del Lazio, e centotreesima. Chiudono la lista Nuoro, Crotone e Ragusa, quest’ultima a quota 24.859 euro. Restando nel Lazio, Roma, quarta in Italia come lo scorso anno, ha 33.839 euro di retribuzione media annua e un indice, rispetto alla media regionale, di 103,4. Segue Viterbo, che guadagna sei posizioni dalla 82 all’attuale 76, con 28.161 euro e un indice di 86,1, quindi Frosinone. I suoi 27.989 euro comportano una perdita di sei positi, dal 71 al 77, per un indice di 85,5. Più dietro Latina con 27.583, cinque posizioni perse, ora è alla numero 86, e un indice di 84,3. Rieti, infine, registra 26.189 euro, un indice di 80, e una posizione, la numero 103, invariata rispetto a dodici mesi fa. La media della retribuzione nel Lazio si attesta a 32.720 euro.

«Un aspetto interessante emerso dall’analisi è che alcune province, come Bolzano, Belluno, Terni e Benevento, mostrano livelli retributivi più alti rispetto ai capoluoghi di regione di appartenenza - si legge nel documento - Questo dato sottolinea come le opportunità lavorative ben remunerate non si concentrino solo nei centri economici più noti, ma siano distribuite anche in aree meno prevedibili del Paese». Il Geography index 2024 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito “stipendiogiusto.it” tra il 2014 e il 2023. «JobPricing - si legge nel report - è stato utilizzato da oltre 1.000.000 utenti, e il database di profili retributivi è costituito da oltre 600.000 osservazioni. Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la retribuzione globale annua lorda (Rga), ottenuta dalla somma tra la Ral (retribuzione fissa annua lorda) e la retribuzione variabile effettivamente percepita dai lavoratori. Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di dirigenti, quadri, impiegati e operai all’interno della provincia stessa, ottenuta tramite l’elaborazione dei dati trimestrali sulle forze di lavoro».

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