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Il ricordo

Frosinone piange Gianni “Senatore”

È morto Giovanni Vicini. Aveva 70 anni. Ieri i funerali a San Gerardo

Frosinone piange Gianni “Senatore”

Giovanni Vicini

È morto Giovanni Vicini. Per tutti Gianni “Senatore”. Aveva 70 anni. I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio nella chiesa Madonna delle Grazie (San Gerardo). Nel capoluogo lo conoscevano tutti. Con lui se ne va un altro pezzo di una Frosinone che (purtroppo) non esiste più. Quando i ritmi della vita scorrevano con maggiore lentezza, quando la sera era possibile ritrovarsi a parlare di politica e di calcio sorridendo. Mentre intanto si cresceva, tutti insieme. Quando da Giggino Neglia (sì, con due g) o al bar Tucci c’erano degli appuntamenti fissi, che nessuno doveva programmare. Intelligente, ironico, spesso (volutamente) dissacrante, Gianni “Senatore” era appassionato di politica. Gli piaceva discutere e confrontarsi. Apertamente. Oltre chi di calcio. Dire che era tifoso della Juventus è perfino riduttivo, perché per lui i bianconeri erano l’emozione più grande. Ogni partita rappresentava un momento irripetibile: una magia di Platini, di Baggio, di Del Piero. Un colpo di testa di Bettega, un contropiede di Boniek, un gol di Paolo Rossi.

E poi c’era la formazione dei campioni del mondo (Zoff, Gentile, Cabrini...), c’era Marco Tardelli («devono fare l’autostop per provare a prenderlo», disse durante Italia-Brasile, quella del 3-2). Chi a Frosinone non ricorda il Club Juventus, chi non è mai entrato nel suo chiosco a San Gerardo? Seguiva l’automobilismo e ha sempre ritenuto Niki Lauda il pilota più forte di sempre, per quella capacità di imporsi con la testa oltre che con la tecnica, per il coraggio dimostrato dopo il terribile incidente al Nürburgring.

Dicevamo di una Frosinone che non esiste più. Oggi la vita quotidiana scorre frenetica, un impegno dietro l’altro. E il modo di comunicare ha cambiato tutto: internet, i telefonini, i messaggi, le diverse piattaforme. Tutte rapide, operative, comode, necessarie. Ma spesso impersonali. Negli anni passati, quelli di Gianni “Senatore”, si parlava di persona, mangiando insieme, discutendo, litigando. Abbracciandosi. Tante generazioni di ragazzi sono cresciute anche con lui, sapendo che al bar o al Club era sempre possibile trovare una porta aperta. Mancherà a tutti quelli che lo hanno conosciuto e frequentato, scoprendo una persona vera.
Ciao Gianni. Ciao “Senatore”. A tutta la sua famiglia le condoglianze di Ciociaria Oggi.

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