Spazio satira
Lo scenario
03.09.2024 - 14:00
Giuseppe Biazzo, designato alla presidenza di Unindustria per il quadriennio 2024-2028
Il conto alla rovescia è iniziato: il 12 settembre il consiglio generale di Unindustria approverà il programma del presidente designato Giuseppe Biazzo, la sua squadra e le relative deleghe, da sottoporre poi al voto conclusivo dell’assemblea elettiva il prossimo 24 settembre. Fondamentale dunque l’appuntamento del 12 settembre, con i riflettori accesi sul programma per il quadriennio 2024-2028.
Gli assetti
Il 16 luglio scorso Giuseppe Biazzo è stato designato, all’unanimità, presidente dell’associazione di categoria del Lazio, che comprende le Territoriali di Roma, Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti. Subentrerà ad Angelo Camilli, nel frattempo nominato vicepresidente di Confindustria, con deleghe al credito, finanza e fisco. Fondatore e amministratore delegato di Orienta spa Società Benefit, Giuseppe Biazzo (classe 1965) è laureato in economia con un master Mba. Da settembre 2020 ha ricoperto il ruolo di vicepresidente di Unindustria con delega al capitale umano e alla cultura d’impresa. Dal 2013 al 2023 presidente di Ebitemp, l’ente bilaterale del settore della somministrazione. Dal 2010 al 2012 vicepresidente di Assolavoro, la principale associazione italiana delle Agenzie per il lavoro aderente a Confindustria. Nel 1993 ha fondato la prima società del gruppo Orienta. In precedenza aveva lavorato come funzionario in società del gruppo Barclays ed Accor. Dal 1989 al 1991 Giuseppe Biazzo ha prestato servizio come ufficiale presso il primo Battaglione Carabinieri Paracadustisti “Tuscania” di Livorno. E veniamo alle Territoriali. Vero che la squadra dei vicepresidenti (i responsabili delle sedi delle cinque province) sarà ufficializzata il 12 settembre, ma gli assetti sono ormai definiti. Per quanto riguarda Frosinone, a raccogliere il “testimone” da Miriam Diurni sarà Corrado Savoriti, già presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria per il triennio 2021-2024. Savoriti è la colonna portante dell’azienda di famiglia, la Sama Marketing e Produzione srl. Per quanto concerne Cassino, il nome per la presidenza è quello di Vittorio Celletti, direttore dello stabilimento Lear corporation spa di Cassino. Subentrerà a Francesco Borgomeo.
E veniamo alla Territoriale di Latina: la scelta è ricaduta su Fausto Bianchi, titolare del Gruppo Bianchi Assicurazioni. È stato presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria. Subentrerà a Pierpaolo Pontecorvo. Giuseppe Biazzo conosce alla perfezione tutti i meccanismi di Unindustria. Al tempo stesso ha un profilo di modernità che lo proietta sul terreno di quelle che inevitabilmente saranno sfide decisive. Stesso discorso per Fausto Bianchi e Corrado Savoriti. Vittorio Celletti, dal canto suo, ha un dna manageriale indubbio, destinato a pesare in questa fase.
Il contesto e la sfide
La dimensione di Unindustria è quella di rappresentare 2.800 aziende associate, per un totale di 220.000 dipendenti. Le sedi operative sono 8: oltre che nei 5 capoluoghi di provincia, anche a Civitavecchia, Cassino e Aprilia. L’85% delle imprese associate sono piccole e medie, il 15% grandi. Il 65% opera nel settore dei servizi, il 35% in quello dell’industria. Ci sono 20 sezioni di categoria, che rappresentano 50 settori merceologici. Parliamo della seconda associazione del sistema Confindustria per numero di soci, la prima per estensione territoriale. Sicuramente bisognerà fare i conti con uno scenario internazionale che vede due conflitti bellici in corso, che hanno già determinato delle conseguenze sul piano industriale. Però la visione di prospettiva impone, per esempio, di raccogliere e vincere le sfide che impone l’Intelligenza Artificiale. I prossimi mesi saranno senza un attimo di tregua sul versante dell’economia del Lazio: il Giubileo è alle porte e sul tavolo c’è pure il tema della rimodulazione infrastrutturale grazie ai fondi del Pnrr ed europei. Senza dimenticare tutto il resto: per esempio il primato in settori chiave dell’economia nazionale, come il farmaceutico e l’aerospaziale. Quindi la blue economy. C’è l’eredità lasciata da Angelo Camilli, che nel marzo scorso, in occasione dell’ultima relazione da presidente di Unindustria, ha detto tra le altre cose: «Il Lazio deve mirare ad un ambizioso riposizionamento in Italia e in Europa. Le più recenti stime sul Pil del Lazio nel 2023 si collocano appena sopra la media italiana, ma dopo la caduta del 2020 non abbiamo agganciato il ritmo di rilancio delle principali regioni. È un film che abbiamo già visto: l’economia regionale dimostra di avere il fiato corto. Il nostro capitale industriale si è ampiamente ridotto: il valore aggiunto dell’industria è diminuito di un terzo. Da soli, i servizi non bastano per accelerare la crescita. L’innovazione si trasferisce e si valorizza nella manifattura ed è la manifattura che fa crescere la domanda dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Nei prossimi anni sono previsti investimenti tra pubblico e privato per 13 miliardi. La buona notizia è, dunque, che le risorse economiche ci sono». Un settore sicuramente centrale sarà il turismo.
Il Basso Lazio
Fausto Bianchi, Corrado Savoriti e Vittorio Celletti hanno le professionalità e le competenze giuste. Saranno al timone delle Territoriali di Latina, Frosinone e Cassino in un momento sicuramente delicato, ma anche e soprattutto sfidante e avvincente. In entrambe le province tra le “partite” da vincere ci sono quelle legate al potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti. Poi c’è tutto il capitolo delle relazioni e del confronto con enti che hanno un ruolo fondamentale. Primo fra tutti il Consorzio industriale unico del Lazio. Infine, sicuramente la nuova governance di Unindustria guarderà con attenzione alle dinamiche della Camera di Commercio di Frosinone e Latina.
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