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Il saluto

Il bilancio del questore Domenico Condello

Dopo due anni a Frosinone lascia per un nuovo incarico alla Camera: «La Ciociaria è una terra fantastica». L’attività contro la violenza alle donne, gli omicidi di via Moro e di Romina, lo spaccio nelle case occupate, i blitz a Sora

condello

Il vicario Raffaele Attanasio, il questore Domenico Condello e il portavoce della questura Michele Illiano

L’efferato omicidio di Romina De Cesare, quello di Kasem Kasmi a seguito della sparatoria in via Aldo Moro, le operazioni contro la criminalità albanese, lo spaccio di droga negli alloggi Ater occupati abusivamente e poi restituiti all’agenzia, quelle contro la criminalità a Sora, la vigilanza sui tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata a Sud della provincia, la gestione dell’ordine pubblico per le partite di serie A. Sono alcune delle attività condotte dalla polizia in Ciociaria negli ultimi due anni e quattro mesi, ovvero da quando si è insediato il questore Domenico Condello. Che ha tracciato un bilancio della propria gestione alla vigilia del suo imminente trasferimento, da lunedì, a Roma dove andrà a ricoprire l’incarico di dirigente facente funzioni dell’Ispettorato di pubblica sicurezza della Camera dei Deputati. Al suo posto, sempre da lunedì, il nuovo questore di Frosinone sarà Pietro Morelli.

«A due anni e quattro mesi dall’insediamento mi prende un po’ male lasciare Ciociaria, il luogo dove ho anche preso la residenza. Tornerò sicuramente», esordisce il questore Condello. Volgendo uno sguardo a questi 28 mesi, «qualcosa di buono abbiamo fatto, ma si può sempre migliorare». Quanto ai risultati il questore parla della «gestione dell’ordine pubblico in serie A, col Frosinone che, ahimè, non seguirà la sua corsa». E aggiunge: «Sono diventato tifoso del Frosinone». Parlando delle principali operazioni condotte sul territorio, Condello osserva: «Abbiamo raggiunto dei risultati nella gestione della criminalità. Parliamo di un insieme di attività che abbiamo assicurato. C’è stata continuità operativa e nel controllo del territorio. Appena insediato c’è stato a Frosinone l’omicidio efferatissimo di Romina De Cesare, risolto in tempi brevi. Quest’anno c’è stata la sparatoria in via Aldo Moro tra albanesi. Più che arrestare subito il responsabile dell’omicidio, cosa che abbiamo fatto, abbiamo cercato di sradicare una certa delinquenza albanese, rispedendo a casa le persone pericolose e restituendo gli alloggi popolari abusivamente occupati all’Ater».

Da segnalare anche il contrasto alla criminalità nel territorio di Sora. «L’operazione “ultima corsa” ha avuto un riscontro notevole tra l’opinione pubblica». Sulla sicurezza percepita, il questore osserva «la sensazione che c’era la presenza sulle strade e, considerate le forze in campo, c’è soddisfazione. Il messaggio è passato, la gente ha acquistato più fiducia nei confronti delle forze dell’ordine che, se sono unite nel territorio, se sono uniti i sindaci con le forze dell’ordine e c’è un scambio di informazioni, i risultati si ottengono. È il discorso che ho fatto alla festa della polizia: se non si fa rete, non si va da nessuna parte». Quanto al trasferimento, Condello spiega: «poteva essere nell’aria, la destinazione si è concretizzata nelle ultime settimane. Questa esperienza alla Camera è una delle più formative che farò».

Tornando alla serie A, spazio anche per spiegare la querelle con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis sui biglietti ai tifosi azzurri in occasione dell’incontro di Frosinone. «La vicenda con De Laurentis l’abbiamo risolta quando ci siamo confrontati con simpatia. Ovviamente ogni presidente tende a chiedere più posti per propri tifosi. Il problema è risolto». Un altro tema di forte attualità è quello della violenza di genere. «Abbiamo adottato tantissimi provvedimenti. Il questore ha il potere di ammonimento. Ma da questo a dire che il fenomeno è in frenata non è corretto. È un problema sociale, se non lo risolvi nelle scuole e nei luoghi di aggregazione non lo risolveremo mai. I casi sono in aumento, ma non in modo esponenziale. E gli episodi più gravi li abbiamo contenuti».

Sui rapporti con le altre forze dell’ordine, Condello chiarisce: «Ho avuto un rapporto eccezionale con le altre forze dell’ordine. I risultati sono stati ottenuti anche grazie alla sinergia e ai rapporti con carabinieri e finanzieri. Come eccezionale è il rapporto con i miei collaboratori, persone straordinarie. Nonostante l’età media elevata hanno grande passione. Come diceva Steve Jobs “l’importante è trovare dei collaboratori che ci devono dire cosa fare”». Un pensiero al territorio che fino a domenica ospiterà il questore. «La Ciociaria è una terra fantastica perché ha dei luoghi non conosciuti dai più, ma ha delle potenzialità enormi. Dovremmo avere più fiducia in noi stessi: i ciociari tendono ad averne poca in loro. Ma con l’aiuto di tutti i risultati si possono concretizzare. Ma non è facile andare via da un territorio che hai amato e continuerai ad amare e a cui sono riconoscente. Un territorio che è stata una sorpresa continua. È stata un’esperienza che mi ha dato tantissimo e che mi rimarrà impressa nel corso del tempo».

Altro tema scottante quello dello spaccio di droga in alcuni luoghi simbolo, come al Casermone negli alloggi abusivamente occupati. «Non possiamo sradicare un fenomeno che esiste da sempre ma si può continuare e fare di più - spiega il questore - Sono convinto che chi mi seguirà farà di più e meglio. Morelli è un collega eccezionale, attento, con grandi competenze di polizia giudiziaria». La Ciociaria resta un territorio da monitorare contro possibili infiltrazioni della criminalità. «È un territorio variegato soprattutto nella parte verso la provincia di Caserta. È un po’ come l’Italia. Pensiamo a Fiuggi, che può essere un’isola felice ma hai i suoi problemi. Ora ci sarà il G8 con i problemi di gestione dell’ordine pubblico che porterà. Verso Caserta, invece, c’è un’attenzione massima verso i tentativi d’infiltrazioni della criminalità organizzata».

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