Spazio satira
Pontecorvo
30.08.2024 - 15:00
Uno dei sopralluoghi da parte degli uomini dell’Arma
È stata ispezionata in ogni sua parte l’automobile usata da Mehdi El Boukhani, 34 anni, nel tragitto dall’esterno della casa dove è deceduto Mourad El Guerouani alla sua abitazione.
La Ford Focus è stata controllata pezzo dopo pezzo per analisi meticolose condotte su ogni sua parte, compresi oggetti e pacchetti di sigarette, ma soprattutto sono stati effettuati tamponi a caccia di tracce ematiche (pare fossero assenti) da parte del personale tecnico del Nucleo investigativo del Comando provinciale unitamente agli uomini della compagnia di Pontecorvo, coordinati dal capitato Bartolo Taglietti, per continuare a ricostruire il quadro dell’omicidio dell’ambulante di 24 anni di origini marocchine, avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 agosto.
La vettura è stata oggetto di accertamenti dalle 9.30 alle 12.30 di ieri mattina, nel deposito giudiziario dove si trova dal momento del sequestro a completamento delle verifiche avviate due settimane fa quando la Scientifica si concentrò sull’abitazione del presunto colpevole, tutt’ora in carcere, e su quella dove aveva trascorso la serata tra amici poco prima del delitto. Proprio in quel caso il rinvenimento di un coltello da cucina nelle immediate adiacenze della stessa casa dove viveva.
Così gli uomini dell’Arma hanno potuto isolare vari reperti da inviare, a questo punto, al Ris per tutte le analisi tecniche del caso e per avviarsi a una maggiore definizione del quadro investigativo. Si attende, nello stesso ambito, anche il deposito del preliminare dell’esame autoptico, utile per incastrare ulteriori tasselli.
Nessun sopralluogo aggiuntivo, invece, lungo il tragitto compiuto quella notte dal presunto colpevole, difeso dagli avvocati Eleonora Rea e Valerio Meglio.
Restano ancora da ricostruire i rapporti tra i due, oltre ai motivi del litigio precedente all’omicidio. Un alterco in lingua araba, incomprensibile anche ai presenti. Stesso problema potrebbe comparire anche quando saranno estrapolati i contenuti dei telefonini dei due ragazzi.
Lo scorso 21 agosto c’è stato il conferimento dell’incarico al consulente della procura: sarà lui a recuperare tutti i dati che potranno offrire un contesto in cui inserire ogni tipologia di legame prima dei tragici fatti di via San Giovanni Battista. Chat, tabulati e ogni altra prova contenute nei due dispositivi potrà aiutare. Sessanta i giorni decisi come termine per presentare i risultati.
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