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Le indagini

Omicidio a Pontecorvo, ora si cercano tracce nell’automobile

Sul posto stamattina la Scientifica insieme agli uomini della compagnia di Pontecorvo. Si cercano tracce di sangue. Non sono esclusi ulteriori sopralluoghi lungo il tragitto compiuto da Mehdi El Boukhani la notte in cui è stato ucciso Mourad

carabinieri

Nuovi accertamenti da parte del personale tecnico del Nucleo investigativo del Comando provinciale unitamente agli uomini della compagnia di Pontecorvo, coordinati dal capitato Bartolo Taglietti, per continuare a ricostruire il quadro dell’omicidio di Mourad El Guerouani, ambulante di 24 anni di origini marocchine. Dopo le ispezioni nell’appartamento di Mehdi El Boukhani, suo connazionale di 34 anni, accusato del delitto e dopo le verifiche anche nella casa dove i ragazzi avevano passato una parte della loro serata prima della violenza, stamattina le attenzioni saranno tutte concentrate sull’automobile che Mehdi ha utilizzato per tornare a casa dopo il litigio con il connazionale, a caccia di tracce di sangue e di ogni altro elemento utile a unire tutti i tasselli. Rilievi tecnici sul mezzo - subito sequestrato e custodito in un deposito giudiziario - finalizzati a individuare eventuali e ulteriori elementi utili alle indagini.

Non sono neppure esclusi ulteriori sopralluoghi lungo il tragitto compiuto quella notte dal presunto colpevole, difeso dagli avvocati Eleonora Rea e Valerio Meglio. Lo scorso 21 agosto, intanto, c’è stato il conferimento dell’incarico al consulente della procura chiamato a estrapolare dai cellulari della vittima e del presunto aggressore tutti i dati utili a offrire un contesto in cui inserire i rapporti tra i due, prima dei tragici fatti avvenuti tra domenica 4 e lunedì 5 agosto a Pontecorvo. Sarà il dottor Luca Russo a procedere con le attività necessarie a estrapolare chat, tabulati e prove contenute nei due telefoni. Sessanta i giorni decisi come termine per presentare i risultati. Non è escluso che sia necessaria anche la traduzione delle conversazioni che potrebbero essere in lingua araba. Esattamente come in lingua araba - avrebbero riferito i testimoni - ci sarebbe stato il litigio tra i due prima che si allertassero i soccorsi perché Mourad era riverso a terra e con una ferita all’addome.

Dalle ispezioni della Scientifica della settimana prima, invece, il rinvenimento da parte dei carabinieri della probabile arma utilizzata per uccidere il ragazzo, rinvenimento avvenuto a non molta distanza dal suo appartamento. Le indiscrezioni si concentrano su un coltello da cucina ma saranno le ulteriori analisi di questi giorni ad accertare o meno la compatibilità con la ferita mortale sul corpo di Mourad, unitamente ad altri esami.

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