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La gara

Arriveranno altri 2.000 migranti

Predisposto il bando per il servizio di assistenza in centri d’accoglienza e case per 85 milioni in tre anni. Con i fondi del Pnrr tre diversi lotti da 300, 700 e 1.000 posti. Il costo giornaliero a persona tra i 37 e i 41 euro

migranti

Tecnicamente è una gara per l’affidamento dei tre “accordi quadro” per servizi alla persona. Tradotto dal linguaggio burocratico è più semplicemente la gara per il servizio di accoglienza per 2.000 richiedenti asilo. La gara, con fondi del Pnrr, è gestita dalla stazione unica appaltante della Provincia. Le offerte per i tre lotti, da 300, 700 e 1.000 posti ciascuno si potranno presentare entro il 30 settembre. Nel dettaglio «l’appalto - si legge nel capitolato - ha per oggetto la fornitura di beni e l’erogazione dei servizi di accoglienza, in linea con la legislazione comunitaria, per la gestione ed il funzionamento dei centri di prima accoglienza previsti» dalla normativa vigente «nonché dei centri di accoglienza e dei centri di permanenza».

Il primo lotto riguarda la gestione dei centri collettivi di accoglienza con capacità ricettiva compresa tra 51 e 100 posti per complessivi 300 posti, il secondo lotto è diretto ai centri collettivi di accoglienza con capacità massima di 50 posti per complessivi 700 posti. Infine, il terzo lotto prevede la gestione dei centri di accoglienza costituiti da singole unità abitative per ulteriori 1.000 posti. Il valore della gara è di 85.774.635 euro (di cui 12.262.905 per il lotto 1, 31.441.830 per il secondo e 42.069.900 per il terzo). Il servizio è per 24 mesi con eventuale proroga di un altro anno. Tra i servizi prestati ci sono l’accoglienza, la ristorazione e la distribuzione dei pasti, i servizi di pulizia. Numeri alla mano, per ogni persona accolta il costo si aggira sui 37 euro pro capite per il lotto uno con un costo base di 19,80 euro cui si aggiungono le varie voci tra cui il costo del personae da 11,23 euro al giorno, il kit da 1,90 euro, il pocket money da 2,50 euro, il materiale didattico ludico e il trasporto scolastico da 0,50 euro, la somministrazione di farmaci e altre prestazioni da 1,37 euro più la scheda telefonica da 0,027 euro. Per il lotto 2, invece, varia solo il costo del personale, portato a 11,73 euro, e si aggiungono due voci l’intervento medico al primo ingresso da 0,38 euro e l’intervento medico in reperibilità da 2,80 euro al giorno. Per un totale giornaliero a persona di 41 euro.

Per il lotto tre il costo giornaliero si aggira sui 38 euro tra cui 14,19 euro di costo pro capite, 10,93 per il personale, mentre le altre voci sono immutate rispetto agli altri lotti con la sola aggiunta di 3,80 euro per l’intervento a chiamata dell’operatore notturno. Le strutture che ospiteranno i migranti sono così suddivise: centri costituiti da singole unità abitative con capacità ricettiva fino ad un massimo di 50 posti complessivi (si tratta di immobili ad uso abitativo che consentono l’autonoma gestione da parte della persona accolta dei servizi di preparazione dei pasti e di lavanderia); centri collettivi ovvero un complesso di strutture la cui ubicazione assicuri comunque la compresenza del personale dedicato all’erogazione dei servizi di accoglienza (che devono essere direttamente ed esclusivamente erogati dal gestore e non possono essere gestiti in autonomia dai migranti).

Prevista la registrazione di ogni straniero con una scheda individuale. Inoltre, è richiesta una comunicazione giornaliera alla prefettura, secondo le modalità da questa indicate, delle presenze giornaliere nel centro, che poi la prefettura dovrà comunicare al dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione secondo modalità informatiche standardizzate, nonché degli allontanamenti non autorizzati e dei beni e dei servizi erogati. Alla prefettura andrà comunicata tempestivamente, almeno con cadenza mensile, ogni informazione relativa alle variazioni dello status giuridico dei beneficiari in relazione alla richiesta di protezione internazionale, ai fini dell’adozione dei provvedimenti del caso. Tutti i migranti ospiti dei centri hanno accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale. A tal fine, l’ente gestore pone in essere le procedure necessarie per l’iscrizione degli stranieri al servizio sanitario nazionale o per il rilascio del tesserino Stp in relazione alla posizione giuridica.

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