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L'intervento

Apertura delle scuole nel caos

Nel pieno della settimana di ferragosto il personale scolastico è alle prese con le procedure di assunzione. Aldo Guida (Gilda insegnanti): «Tra supplenze, immissione in ruolo e mobilità annuale simo in un periodo di fuoco»

Apertura delle scuole nel caos

Il coordinatore provinciale del Gilda insegnanti di Frosinone Aldo Guida

Supplenze, immissione in ruolo, mobilità annuale. Con tutte le procedure in fermento nel pieno della settimana di ferragosto si preannuncia un inizio anno scolastico, previsto tra appena un mese, a rischio caos cattedre. In questo periodo di intenso caldo estivo, di ferie e uffici chiusi, con l’anno scolastico ormai alle porte, da una parte il personale scolastico si trova ad affrontare una serie di difficoltà nella gestione delle procedure amministrative, dall’altra i docenti e gli aspiranti tali si trovano a rincorrere le scadenze.
Per le nomine da “mini call veloce”, la procedura a chiamata per le assunzioni, il ministero ha fissato la data del 23 agosto. Entro tale data, dunque, dovranno essere completate le operazioni con la scelta della graduatoria e della provincia da parte degli aspiranti, la pubblicazione degli esiti e l’indicazione della sede.

«Il disbrigo di tutte le procedure in questo periodo sta creando disagi per tutti sia per le immissioni in ruolo sia per le supplenze – ha dichiarato il coordinatore provinciale del Gilda insegnanti di Frosinone Aldo Guida – In più stanno uscendo anche le graduatorie provinciali per supplenza sul sostegno, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, dallo scorso 9 agosto, e anche in questo caso si stanno rilevando problematiche. È emerso che in queste graduatorie – ha argomentato Guida – sono presenti candidati inseriti “con riserva”, presumibilmente coloro che hanno ottenuto il titolo di abilitazione all’estero. Questo ha sollevato numerosi interrogativi relativi al punteggio tra coloro che invece hanno conseguito il titolo in Italia».

Il coordinatore provinciale di Gilda ha infatti spiegato che, sussistendo alcune difformità di valutazione tra le procedure di accesso al titolo attuate in Italia e quelle estere, i punteggi dei candidati inseriti con riserva potrebbero risultare più alti rispetto a quanto dovrebbero essere. «Non essendo quelle estere procedure selettive, per esempio, non dovrebbero dare accesso ai 12 punti che si ottengono in Italia – ha spiegato Guida – E bisogna considerare anche che in molti casi non è prevista una prova finale con un voto. Questa situazione, dunque – ha aggiunto – sta generando malcontento da parte dei candidati che hanno preso il titolo in Italia, che però in questo periodo hanno difficoltà a prendere contatto con gli uffici scolastici».
A tutto ciò si aggiungono le procedure per la mobilità annuale, anche in questo caso con le difficoltà del caso per i docenti esclusi che vogliano fare reclamo.

«È tutto concentrato in questo periodo di fuoco, in cui, considerando che siamo a ridosso del nuovo anno scolastico, le procedure sono difficili da gestire con tempistiche così corte. L’ufficio scolastico regionale – ha continuato – ha inoltre iniziato a pubblicare gli avvisi per l’immissione in ruolo con un preavviso di neanche 24 ore e 48 di tempo per i docenti per completare le operazioni. È vero che i diretti interessati sono avvisati con una mail – ha aggiunto – ma bisogna considerare anche la possibilità che non siano reperibili in questi giorni e si rischia che diverse nomine in ruolo vengano fatte d’ufficio. Ovviamente – ha concluso – la responsabilità non è dell’ufficio scolastico, che risponde alle decisioni dall’alto, ma è evidente un disagio generale sia per il personale che gestisce le procedure sia per i docenti».

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