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Sicurezza

Progetti di videosorveglianza, nessun ente della provincia di Frosinone ottiene il finanziamento

Il ministero dell’Interno ha finanziato 243 progetti. Il capoluogo escluso per appena 0,19 punti

Progetti di videosorveglianza, nessun ente della provincia di Frosinone ottiene il finanziamento

I Comuni della provincia di Frosinone sperando in un rifinanziamento del bando

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato il decreto che approva la graduatoria per affidare 19 milioni di euro che consentiranno ai Comuni di realizzare 243 sistemi di videosorveglianza.

«I sistemi di videosorveglianza - dichiara Piantedosi - rappresentano strumenti di fondamentale importanza per innalzare gli standard della sicurezza urbana. L’utilizzo di questa tecnologia consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità nelle nostre città e rappresenta al contempo un prezioso supporto alle Forze di polizia nella fase delle indagini per individuare e assicurare alla giustizia gli autori dei reati»

I 243 progetti sono stati selezionati fra i 1.501 presentati, tenendo conto dell’indice di delittuosità sul territorio e del numero di abitanti. Tra i progetti premiati non ci sono quelli presentati dai Comuni ciociari, tanto che trentuno istanze sono rimaste fuori. A non ottenere il punteggio minino per accedere ai fondi sono stati: Frosinone, Serrone, Piglio, Unione dei Comuni Valle di Comino, Unione Cinque Città, Ferentino, Amaseno, Pontecorvo, Trevi nel Lazio, Vico nel Lazio, Cassino, Coreno Ausonio, Cervaro, Torrice, Sgurgola, Ceccano, Pico, Fontana Liri, Paliano, Pastena, Colfelice, Guarcino, Pofi, Ripi, Torre Cajetani, Trivigliano, Castro dei Volsci, Santopadre, Arpino, Sora, Rocca d’Arce. Adesso, per i Comuni ciociari c’è da sperare che il progetto venga rifinanziato per far arrivare a scorrimento le risorse a chi è rimasto fuori anche se il decreto firmato dal ministro non prevede, per ora, questa eventualità.

Tra i più “sfortunati” è stato il Comune di Frosinone, classficatosi 271º (sono stati finanziati i primi 243), tagliato per appena 0,19 punti con un progetto che prevedeva un finanziamento di 200.000 euro (180.000 a carico del ministero e 20.000 del Comune) per l’implementazione integrativa dei sistemi di videosorveglianza già esistenti sul territorio comunale con realizzazione ex novo di nuove postazioni di rilevazione video, sia territoriali-ambientali che fototrappole; l’integrazione dei sistemi di acquisizione e gestione delle informazioni a servizio delle nuove postazioni in sinergia gestionale e funzionale con quelli già esistenti e l’implementazione di tutti gli interventi rientranti nel patto sulla sicurezza urbana stipulato tra il prefetto ed il sindaco. A tale scopo, era stato individuato quale prioritario obiettivo il potenziamento del numero di telecamere incluse nel sistema di videosorveglianza comunale nelle aree verdi, parchi e giardini della città, presso il Civico Cimitero, nei sottopassi pedonali, nell’area dello Scalo ferroviario e zone limitrofe (via Verdi, corso Lazio, piazzale Kambo), ma anche a Cavoni, Madonna della Neve, nel centro storico, in viale Mazzini e via Marittima.
«Prendiamo atto della decisione - ha detto l’assessore Laura Vicano - e ci riserviamo di capire i motivi dell’esclusione, anche perché parliamo di un progetto antecedente al mio arrivo. In ogni caso, l’impegno dell’amministrazione Mastrangeli sulla sicurezza è prioritario. Abbiamo già disponibili 800.000 euro da spendere per il monitoraggio del funzionamento e l’implementazione degli attuali sistemi».

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