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La richiesta

Emergenza incendi: servono le guardie forestali

Cittadini e istituzioni invocano il ritorno al corpo specializzato nella prevenzione dei roghi

Emergenza incendi: servono le guardie forestali

Un’immagine delle drammatiche conseguenze dell’incendio divampato in zona Monti Castel San Giorgio

«Ridateci la guardia forestale». L’invocazione rimbalza tra i cittadini e le istituzioni. Gli ultimi devastanti roghi delle ultime settimane, quasi certamente di origine dolosa, ripropongono la necessità di un corpo specializzato nella prevenzione degli incendi.

I carabinieri forestali del comando anagnino, iperattivi per la tutela dell’ambiente su un territorio molto vasto, possono poco rispetto alla prevenzione incendi, di fatto spogliati della specifica competenza con la soppressione del corpo forestale dello Stato, avvenuta con il decreto legislativo 19 agosto 2016 numero 177 (meglio noto come riforma Madia), sotto il governo Renzi. La soppressione del Corpo forestale, la sua frammentazione tra carabinieri, vigili del fuoco, polizia di Stato, guardia di finanza e ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, e la militarizzazione coatta dei bravi “ranger”, non ha portato quei risultati operativi vantati dal governo Renzi, e le spese non sono affatto diminuite. Anzi, i costi sono lievitati a dismisura per l’aumento dei necessari interventi aerei, e nel bosco non c’è ormai più nessuno che controlli o che spenga gli incendi quando sono ancora dei focolai.

In tutto il mondo a controllare i boschi, le montagne, l’ambiente naturale ed il paesaggio ci sono le guardie forestali, con lo status di poliziotti civili. L’Italia è l’unico al Paese ad essersi privato di un proprio Corpo forestale. Nel Lazio una legge regionale (assessore Giuseppe Paliotta) ottenne buoni risultati, ma po fu abrogata. Ad Anagni, accanto agli agenti della forestale, c’è stata dal 1951 al 1988 la figura della “guardia campestre”, anche in questo caso con risultati tangibili. La forestale conosce i nomi dei probabili piromani, e li teneva d’occhio. Intervenendo con i vigili del fuoco e la protezione civile, quando occorreva, in perfetta intesa e collaborazione.

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