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Frosinone

Zone 30, la Fiab: meno incidenti

Il commento ai dati di Bologna. In calo scontri gravi, feriti e decessi

Zone 30, la Fiab: meno incidenti

Il cartello che indica il limite a 30 per via San Giuseppe

Con le zone 30 meno incidenti e inquinamento. A ribadirlo è la Fiab dopo la pubblicazione dei dati sui primi sei medi di sperimentazione in atto a Bologna.
La Federazione italiana ambiente e bicicletta evidenzia alcuni dati: 11% di incidenti e -38% di incidenti gravi, -33% dei morti sulle strade, -12% di feriti; +12% di uso della bicicletta, raddoppio dell’uso del bike sharing (+92%) e +11% di uso dei mezzi pubblici, a fronte di un -3% di traffico di auto e -23% di inquinamento da ossidi di azoto.

Numeri da leggere anche con riferimento alle scelte intraprese dall’amministrazione Mastrangeli a Frosinone dove diverse strade hanno il limite dei 30 chilometri orari (via Puccini, via Fontana Unica, via Mola Vecchia, via Grappelli, via don Minzoni, via Monteverdi, corso Lazio, via Portogallo, viale Grecia, corso Francia e da ultimo via San Giuseppe). Un limite, peraltro, completamente disatteso dalla quasi totalità degli automobilisti. Gli obiettivi verso la mobilità sostenibile, come dimostra il dibattito pubblico sul Brt, sono sempre più attuali e all’orizzonte, visto anche il cantiere per la corsia dedicata al bus rapid transit in via Marittima. E l’obiettivo di puntare sulla mobilità sostenibile per abbattere l’inquinamento e per ridurre il tasso di motorizzazione che vede il capoluogo ciociaro primatista nazionale.

«Prima grande città italiana a seguire un modello già adottato da tante realtà europee, in primis Parigi, e città italiane di differenti colori politici (tra cui Cesena, Olbia e i sette comuni del litorale teramano in Abruzzo che stanno realizzando la Città 30 più lunga d’Italia), Bologna ha registrato dati positivi su tutti i fronti in questi primi mesi di Città 30», rileva la Fiab.
«I dati (di Bologna, ndr) evidenziano un significativo calo degli incidenti, soprattutto di quelli gravi e mortali - commenta Alessandro Tursi, presidente di Fiab - Demolito senza appello anche il diffuso pregiudizio sull’aumento dell’inquinamento, infondata credenza rilanciata anche da recenti fake news che hanno tentato di ribaltare le conclusioni di una ricerca su Milano. Gli ultimi sei mesi nel capoluogo emiliano, infatti, certificano un netto -23% di inquinamento da ossidi di azoto, i famigerati Nox. Questo risultato deriva dalla chiara avanzata della mobilità sostenibile a scapito del traffico motorizzato, come mostrano sempre i dati, e da una guida più regolare e fluida».

La Fiab guarda al futuro e conclude: «ordinanze e cartelli sono solo il primo passo a cui far seguire la messa in sicurezza delle strade e dei punti più pericolosi, l’istituzione a tappeto delle strade scolastiche, controlli mirati e una costante opera di educazione e comunicazione».

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