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L'intervento

Ater, recuperati dieci alloggi popolari

Azione sinergica tra ente, questura, prefettura, forze dell’ordine e servizi sociali dei comuni. Il commissario straordinario Antonello Iannarilli: «Un ulteriore passo in avanti nella lotta al fenomeno dell’occupazione abusiva»

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L’interno di uno degli appartamenti Ater sgomberati nel corso delle operazioni condotte quest’anno

Recuperati da inizio mese dieci alloggi Ater sul territorio provinciale. L’attività, che ha visto la cooperazione tra l’ente, la prefettura, la questura, le forze dell’ordine e i servizi sociali dei comuni, è stata condotta mettendo in atto la nuova procedura, che prevede la reintegra contestuale al nuovo affidamento al primo nucleo familiare idoneo in graduatoria e, in diversi casi, ha interessato immobili occupati senza titolo. Un metodo, come sottolinea il commissario straordinario dell’Ater Antonello Iannarilli, che consente alle famiglie aventi diritto di ottenere più rapidamente un’abitazione, riducendo al contempo il rischio di nuove occupazioni abusive.

«È doveroso rivolgere un grazie al prefetto Ernesto Liguori e al questore Domenico Condello, per l’irrinunciabile e impareggiabile contributo – ha sottolineato Ianarilli – Abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti nella lotta a un fenomeno che da troppi anni lacera il nostro territorio – ha detto – e incide, non solo sull’Ater, ma sul tessuto sociale delle nostre città e su quei cittadini che scelgono di vivere nella legalità. Impedire e prevenire le occupazioni abusive – ha aggiunto – non è però l’unica attività messa in campo in questi mesi. Abbiamo intrapreso una strategia precisa che ci impegna su più fronti e che ha come fine ultimo quello di risanare e riformare totalmente l’ente».

Il commissario straordinario ha spiegato, infatti, che sono state avviate le procedure di alienazione degli immobili di proprietà dell’Azienda e quelle finalizzate alla riorganizzazione amministrativa e gestionale, volte a rendere maggiormente efficienti gli uffici. In tale contesto si inserisce anche il rinnovamento dell’Urp, il restyling del portale web e l’aggiornamento della modulistica a disposizione dell’utenza. L’obiettivo ultimo, come spiega il commissario straordinario, è ridurre sensibilmente le distanze tra Ente e cittadino, favorendo una comunicazione più adeguata e diretta. A ciò si aggiunge un altro progetto avviato dall’Ater, tanto complesso quanto di primaria importanza. Vale a dire il piano di risanamento per il recupero delle morosità.

«Un atto straordinario che è allo stesso tempo uno strumento per lanciare un segnale inequivocabile – ha commentato Iannarilli – è finito il tempo in cui si considerava l’Ater di Frosinone un’Azienda verso la quale gli inquilini non avevano doveri da adempiere o vincoli da rispettare, nell’erronea convinzione di rimanere impuniti in caso di inottemperanza. Gli utenti – ha ribadito – hanno l’obbligo di versare il canone di locazione, pena la decadenza dal beneficio di assegnazione, ossia, la perdita dell’alloggio».

Attualmente, oltre il 60% degli utenti dell’Ater risulta moroso. Una situazione che l’ente è determinato a cambiare. In questa direzione l’Azienda offre a quanti risultano morosi la possilità di regolarizzare la propria posizione attraverso un piano rateale, concepito per andare incontro alle esigenze di tutti, in considerazione delle fasce di reddito. «L’occasione è irrinunciabile – ha chiosato Iannarilli – pertanto consiglio vivamente a tutti coloro che ne avessero bisogno, di coglierla. Chi sceglierà di non sanare il proprio debito – ha spiegato – incorrerà innanzitutto nella riscossione coattiva delle somme e successivamente vedrà decadere il proprio diritto a vivere in un immobile Ater. Non è accettabile che questa Azienda, nonostante abbia milioni di canoni da riscuotere, non abbia la capacità di incassarli e non sia in grado, quindi, di pagare i propri creditori – ha concluso – Una situazione paradossale e intollerabile, che fin dal mio insediamento ho sostenuto di volere assolutamente cambiare».

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