Spazio satira
La sentenza
15.07.2024 - 18:06
Non saranno risarciti i familiari dei sette ragazzi morti nel terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009 nell’edificio di via Gabriele D'Annunzio 14, nel centro storico del capoluogo abruzzese, dove si contarono 13 vittime. Tra queste anche Nicola Bianchi, di Monte San Giovanni Campano. La Corte d’Appello ha confermato quanto già deciso in primo grado nel 2022, scagionando ancora una volta la presidenza del consiglio dei ministri. Secondo i giudici, dunque, gli studenti non sarebbero morti per via delle rassicurazioni arrivate dalla commissione grandi rischi, che si era riunita a L’Aquila il 31 marzo del 2009, ma per via della loro “condotta incauta”. I familiari delle giovani vittime, tutti studenti, non avranno alcun risarcimento e dovranno inoltre pagare le spese legali, che ammontano a circa 14.000 euro. A perdere la vita per via del terremoto a L’Aquila anche altri tre giovani ciociari oltre a Nicola Bianchi: Marco Alviani e Armando Cristiani di Sora e Giulia Carnevale di Arpino.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione