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L'intervista

Stefania Di Marco è la nuova direttrice dell'Accademia di belle arti. Avanti nella stessa... Direzione

La professoressa raccoglie il testimone da Loredana Rea. «Continueremo a lavorare nel solco del percorso di crescita avviato»

stefania di marco

La professoressa Stefania Di Marco insieme ad alcuni docenti dell’Accademia di belle arti di Frosinone, subito dopo l’elezione a direttore

Una direzione che non cambia direzione. “Continuità” è infatti la parola chiave che definisce la mission della professoressa Stefania Di Marco, che dal primo novembre entrerà in carica con il ruolo di direttore dell’Accademia di belle arti di Frosinone. Già vicedirettore nel corso dei sei anni di mandato della professoressa Loredana Rea, infatti, Stefania Di Marco ha contribuito attivamente al percorso di crescita che l’Accademia ha intrapreso e nel solco del quale intende procedere. Eletta quasi all’unanimità, con 39 voti su 42 votanti e 50 aventi diritto, ancora emozionata per il risultato e per l’attestazione di fiducia da parte dei colleghi docenti, ha rilasciato un’intervista a Ciociaria Oggi.

Professoressa Di Marco, come accoglie l’elezione alla direzione dell’Accademia?
«Sono molto contenta perché siamo andati a elezioni in un clima molto sereno e questo è importante per noi docenti e per l’istituzione stessa. Sono stata per sei anni vicedirettore della professoressa Rea, quindi in qualche modo prendo il suo posto nella continuità, perché in questi anni c’è stato un importante lavoro per la crescita dell’Accademia sia sul territorio sia nelle relazioni con le altre istituzioni, che proseguirà affinché continuiamo a essere un fiore all’occhiello della città. La soddisfazione per la mia elezione è non soltanto per il numero di voti ricevuti ma anche per il clima di serenità e collaborazione. Sono cosciente del grande lavoro che mi aspetta, quindi non vado a cuor leggero, ma sono sicura di avere alle spalle una grande forza che mi sosterrà».

Quali sono gli obiettivi raggiunti negli scorsi anni e quali le attuali priorità?
«In questi anni non sono stati pochi gli obiettivi raggiunti. Tra le altre cose c’è ormai una collaborazione assidua con l’Università di Cassino e con il conservatorio “Licinio Refice”. E credo che sia importante che l’Accademia continui ad avere questo dialogo con le altre istituzioni di alta formazione del territorio. È stato svolto un grande lavoro, anche faticoso visti gli eventi degli ultimi anni, ma nonostante le difficoltà l’Accademia non si è mai fermata e la professoressa Rea è stata sempre un faro. Per me averla accompagnata in questi sei anni è stato fondamentale anche per conoscere meglio la città, essendo io di Roma, le altre istituzioni e anche per entrare nel vivo dell’Accademia stessa. Questo sarà il mio ottavo anno qui, ma da subito mi sono resa conto che fosse una bella realtà in cui valeva la pena lavorare e impegnarsi. Abbiamo ottenuto grossi risultati, quindi non abbiamo intenzione di cambiare “direzione”. Alcuni risultati sono stati già raggiunti e continueremo a lavorare per ottenerne altri. Quest’anno, per esempio, l’Accademia ha vinto un Prin scientifico ed è stata la prima in Italia a ottenerlo. Lo stiamo portando avanti insieme alle università di Cassino, di Tor Vergata e di Perugia e al Cnr di Portici. Si tratta di facoltà ingegneristiche e il fatto che ci abbiano chiamato per mettere in relazione i saperi scientifici con quelli artistici e umanistici per noi è stata una grande soddisfazione. Il prossimo anno, poi, partiranno le borse di dottorato. Saranno le prime per le istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e anche su questo, proprio in questi giorni, stiamo lavorando alacremente».

Nell’ottica di questa crescita, gli spazi dell’Accademia risultano sufficienti?
«Vorremmo che l’Accademia fosse sempre più presente sul territorio, è una cosa a cui teniamo tantissimo, pur con le difficoltà che abbiamo di spazi. Quindi cercheremo anche di aumentare la nostra capacità di accoglienza. La sede è molto prestigiosa ma comincia a diventare stretta con l’aumento del numero degli studenti e delle attività che svolgiamo. Quest’anno abbiamo fatto richiesta al ministero e siamo in attesa dell’approvazione di un master di secondo livello in Fashion desing, che sarebbe il primo in Italia. Partirà, poi, il biennio di Linguaggi dell’audiovisivo. Quindi, con l’offerta formativa che si allarga, è inevitabile che ci sia una ricerca di ulteriori spazi e mi auguro che la città in questo senso sia accogliente, come lo è in genere. Insomma, progetti futuri ce ne sono tanti. L’Accademia deve continuare a crescere, anche perché, nonostante abbia vicini di casa ingombranti come Roma e Napoli, riesce a essere sempre molto attrattiva. Dobbiamo quindi continuare a lavorare in questa direzione».

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