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Valcomino

Asfalto rifatto in superstrada. Ma tutto il resto no

Cunette, segnaletica e rampe degli svincoli in condizioni di degrado

cartello sora

Il cartello stradale che indica l’uscita di Atina Ponte Melfa risale ai tempi della costruzione della superstrada

La superstrada Sora-Cassino non è solo asfalto, ma anche cunette e banchine laterali, segnali stradali, rampe degli svincoli che dovrebbero godere della stessa attenzione del nastro stradale. Infatti, la loro scarsa manutenzione fa di questa superstrada un campionario di incuria e trascuratezza che non trova giustificazioni. Di recente (e grazie al passaggio della nona tappa del Giro d’Italia, Avezzano-Napoli), tutti i 42 chilometri della Sora-Cassino sono stati oggetto di una pesante opera di manutenzione con la stesa di nuovo tappeto di asfalto nei tratti più compromessi. A restare fuori sono rimaste le rampe degli svincoli; la folta vegetazione che si protende sulle banchine laterali; la pulizia delle cunette e dei pozzetti di scolo e raccolta delle acque piovane; il ripristino della sicurezza nei guardrail rovinati da incidenti; la cartellonistica con le indicazioni stradali (molte risalenti all’epoca dell’apertura della strada, fine anni Settanta).

Quest’ultima, poi, è una delle più evidenti situazioni di incuria: il cartello delle indicazioni stradali ha l’obiettivo di fornire agli utenti, con il dovuto preavviso, informazioni puntuali, ma lungo la superstrada esistono cartelli posti nei pressi degli svincoli completamente vuoti di scritte che li rende inservibili offrendo anche un’immagine di noncuranza. Altri cartelli, invece, sono completamente coperti dalla vegetazione che li ha fatti scomparire alla vista degli utenti. Insomma, un nutrito elenco di scarse attenzioni che impongono una cura totale per riportare la superstrada ai livelli di efficienza e sicurezza.

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