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Frosinone

Settecentomila euro per le terme romane al Cosa

Previsti due anni di lavori per valorizzare il sito archeologico

 Uno dei mosaici delle terme scoperte vicino al fiume Cosa

Uno dei mosaici delle terme scoperte vicino al fiume Cosa

Settecentomila euro di investimenti nell’ambito del “Pr Fesr 21 - 27”, due anni di lavori (il collaudo è previsto per il secondo quadrimestre del 2026) per valorizzare il complesso archeologico delle terme romane, scoperto di recente nei pressi del fiume Cosa, non molto lontano dalla stazione di valle dell’ascensore inclinato.

L’espansione urbanistica che ha interessato i quartieri di Frosinone negli ultimi decenni, si legge nella scheda di progetto approvata di recente dalla giunta comunale e su cui lavorerà l’assessorato ai lavori pubblici coordinato dall’assessore Angelo Retrosi (Lista Ottaviani), la “città bassa” contrapposta al centro storico sviluppato in altura, ha consentito di rinvenire numerose testimonianze di insediamenti antichi, che sopravvivono tra le stratificazioni degli edifici moderni.

I siti archeologici noti, alcuni di recente ritrovamento grazie al potenziamento della tutela attuato dalla normativa sull’archeologia preventiva, si presentano come contenitori di testimonianze storiche che abbracciano un lungo arco cronologico, dall’epoca protostorica fino ad oggi, da decodificare e raccontare.

Tra i luoghi di interesse archeologico oggetto di futura valorizzazione sono comprese quattro aree principali che saranno tra loro collegate da un apposito percorso di visita: dall’area archeologica suburbana di Ponte del Rio (interessata nella presente proposta progettuale), il percorso della antica via Latina fiancheggia l’insediamento in località De Matthaeis, nei pressi della villa comunale, luogo interessato da rinvenimenti di epoca protostorica (cosiddetto villaggio volsco) e romana (rampa basolata e terme di età imperiale, forse parte di una mansio), attualmente ricoperti per garantirne la tutela.

Da tale snodo, la via Latina doveva salire verso il centro storico superando il fiume Cosa in località Ponte della Fontana, e fancheggiando l’anfiteatro romano, rinvenuto negli anni Sessanta del secolo scorso su viale Roma: in questo punto, la sponda opposta del fiume ospita le terme romane di età imperiale di recente rinvenimento (interessata anch’essa nella presente proposta progettuale), che si pongono come “sito collante” strategico delle diverse realtà archeologiche.

Indagini preventive condotte a Frosinone nel mese di marzo 2021, nell’ambito dell’attività di tutela della Soprintendenza, hanno consentito di intercettare a circa 40 centimetri dall’attuale quota di calpestio i resti di un edificio termale di età medio-imperiale, non altrimenti noto da fonti o da dati bibliografici e d’archivio. Il sito è localizzato lungo la sponda destra del fiume Cosa, in un quadrante pianeggiante della “città bassa” fittamente interessato da popolamento in epoca preromana, e per il quale è ben attestata la continuità di frequentazione in rapporto alla viabilità principale rappresentata dalla via Latina.

In particolare sono stati individuati i resti di un edificio termale di epoca romana imperiale, che conserva parte delle originarie pavimentazioni musive bicrome e dei rivestimenti parietali marmorei degli ambienti. La scoperta, avvenuta a poche decine di centimetri dall’attuale piano di calpestio, consente di fare nuova luce sulla storia ancora poco conosciuta della Frosinone romana. L’ubicazione del sito, attualmente accessibile da via di San Giuseppe, strada che ricalca forse una viabilità precedente, consente di confermare la frequentazione della sponda sinistra del fiume Cosa in epoca romana imperiale, probabilmente da mettere in relazione con il rinnovamento urbanistico della città in tale periodo.

Di notevole importanza la programmazione delle attività di valorizzazione volte alla fruizione pubblica dell’area. Accessibilità al sito archeologico che consenta un’immediata individuazione dell’area nel contesto ambientale di riferimento ed un’ampia fruizione; realizzazione percorso di visita con sistemazione di un percorso fruibile per utenze ampliate; attività didattiche formative ed informativo-turistiche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico urbano.

Gli interventi sono mirati alla conservazione del patrimonio esistente, a garantire l’accessibilità e la fruizione degli spazi da parte di pubblici estremamente diversificati, in una proposta di progettazione inclusiva, a restituire alla comunità la propria eredità culturale, le aree archeologiche al centro della vita cittadina, luoghi di unione nella città e rete di relazioni tra il presente e i valori del passato, la “memoria dei luoghi” da trasmettere alle generazioni future.

Tra gli obiettivi da raggiungere ci sono: il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale del Comune di Frosinone; favorire la partecipazione culturale delle comunità locali al fine di accrescere la consapevolezza del territorio e delle sue risorse; aumentare le opportunità di fruizione di spazi pubblici per il territorio; migliorare coordinamento gestione dei servizi culturali promuovendo la creazione di un percorso archeologico unitario.

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