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Anagni

Tassa sui rifiuti più cara. Tutti scontenti

L’aumento deliberato dal consiglio comunale non piace a cittadini e imprenditori. La realizzazione di nuovi capannoni e piazzali genera maggiori introiti ma il conto cresce ancora

de vizia anagni

Un automezzo della ditta “De Vizia” impegnato nel lavaggio delle strade di Anagni

L’aumento della Tari scontenta tutti, cittadini ed imprenditori. L’argomento più gettonato in questi giorni è la nuova tariffa 2024 della tassa sui rifiuti approvata in consiglio comunale dalla maggioranza con i voti contrari di De Luca e Santovincenzo.
Sul tema abbiamo ascoltato alcuni imprenditori tra i quali Gerardo Magale, storico manager della Marangoni, da anni interprete del malcontento. La tesi è la seguente: gli stabilimenti vengono tassati a prezzi esorbitanti, tanto che basterebbe la cifra richiesta a sei di loro per coprire il costo del servizio di igiene urbana. Giova ricordare, infatti, che i comuni possono incassare al massimo il 100% del costo del servizio, e il servizio fornito dalla “De Vizia” costa poco meno di tre milioni l’anno. La realizzazione negli ultimi anni di una serie di capannoni avrebbe determinato un aumento sostanzioso degli incassi e sono in molti a chiedersi perché il Comune non abbia conseguentemente ridotto le fatture carico degli utenti.

La norma è chiara: “Utilizzatori e proprietari di locali e aree scoperte produttrici di rifiuti urbani adibiti a qualsiasi uso, domestico e non, sono tenuti a presentate la denuncia Tari entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è iniziata la detenzione dell’immobile”. Ad Anagni basta aprire gli occhi per accorgersi delle enormi superfici antistanti gli opifici, utilizzate come magazzini all’aperto, per l’esposizione di merci o altro. Da qui la prevedibile impennata degli incassi che avrebbe dovuto abbattere le tariffe della Tari.

Come nel caso di Anagni, l’aumento della tassa sui rifiuti è stato deliberato da molti comuni italiani, con il pretesto delle casse vuote nonostante le agevolazioni del Pnrr e quelle per il Covid; in controtendenza Milano, dove il consiglio comunale non solo ha ridotto la Tari, ma ha approvato una nuova agevolazione per gli under 30. Previsti anche sconti per le famiglie numerose e gli anziani.

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