Spazio satira
Il report
25.06.2024 - 18:52
La Asl di Frosinone
Oltre 1.800 persone in trattamento, da parte dell’Asl di Frosinone, per abuso di droghe o alcol, ma anche per la dipendenza dal gioco d’azzardo. Sono i numeri diffusi dal dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale nell’annuale report sul fenomeno delle dipendenze nel Lazio, relativo all’anno 2023. Numeri alla mano, la Asl tratta 1.824 pazienti di cui 1.406 per dipendenza da sostanze stupefacenti, 330 da alcol, 63 da gioco d’azzardo e 31 per una dipendenza non specificata. Il grosso degli utenti è in carico ai Serd di Frosinone e Cassino e alla casa circondariale del capoluogo. Nel dettaglio via Fabi, a Frosinone, segue 483 utenti, 316 per droga, 121 per alcol, 26 per gioco d’azzardo e 23 per altro. Cassino ha 438 persone, di cui 329 per stupefacenti, 85 per alcol, 16 per gioco d’azzardo e 8 per altro. La casa circondariale di Frosinone ne segue 374, quasi tutti per stupefacenti, 338, più altri 34 per alcol e 2 per gioco d’azzardo. Il Serd di Sora è a quota 325, di cui 252 per droga, 59 per alcol e 14 per gioco d’azzardo. Il Serd di Ceccano opera su 135 utenti, 101 per droga, 29 per alcol e 5 per gioco d’azzardo. Infine, la casa circondariale di Cassino assiste 129 detenuti, 119 per droga, 9 per alcol e 1 per gioco d’azzardo.
In una delle appendici del rapporto si dà conto delle attività dei centri specialistici ambulatoriali del Lazio per quanto concerne il contrasto alla cocaina. L’ambulatorio cocaina dell’Asl di Frosinone si è trovato a gestire 54 nuove persone, di cui 41 maschi e 13 femmine, ovvero il 23,20% del totale. Il restante 76,80% è composto da persone già in carico o rientrante per un totale di 179 tra uomini, 154, e donne, 25. A livello complessivo si tratta di 233 persone seguite, di cui 195 di sesso maschile e 38 femmine.
Nello studio si legge che «nel 2023 i servizi del Lazio hanno assistito complessivamente 13.701 persone con un disturbo da uso di sostanze, di cui 2.355 sono nuovi utenti; i maschi sono 11.850 con un rapporto maschi/femmine costante nel tempo di 6 a 1». I nuovi utenti sono prevalentemente concentrati nella fascia che va dai 25 ai 39 anni con un picco del 15,9% nella fascia 30-34 anni, mentre quelle 25-29 e 35-39 sono praticamente appaiate al 13%. Tuttavia preoccupa anche il 13,4% di nuovi utenti con u’età inferiore a 20 anni. Tra quelli già in carico il grosso con il 15,5% è dato dalla fascia 50-59 anni, seguita da quella 45-49 anni con il 14,4%. «L’aumento dell’età media nel tempo degli utenti già conosciuti dai servizi - si legge nell’analisi - rappresenta un buon indicatore di continuità assistenziale e quindi di buona capacità dei servizi di tenere agganciati i propri utenti alle cure». Tra i nuovi utenti in trattamento quasi la metà ha la cocaina come sostanza primaria, seguita con il 23,7% dalla cannabis. Per quelli già in carico se su dieci sono dipendenti da oppiacei e poco meno di tre su dieci dalla cocaina.
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