Spazio satira
Frosinone
25.06.2024 - 17:00
Via del Casone a Frosinone
Ancora dieci giorni per capire se e come riaprire via del Casone. Venerdì mattina, come previsto, c’è stato il sopralluogo sulla strada da parte dei tecnici comunali con la polizia locale e con rappresentanti della società “Leganet”, che da mesi sta studiando la viabilità cittadina. Sostanzialmente, si tratta di capire, e qui entra in gioco il ruolo dei consulenti, se l’apertura al traffico della strada possa portare reali benefici alla viabilità cittadina e, in caso affermativo, si dovrà stabilire quale dovrà essere il senso di marcia dei veicoli.
Un nuovo scenario che sposta ancora di più in avanti nel tempo l’eventuale apertura dell’arteria. In ogni caso, sulla strada è quasi tutto pronto. C’è da fare qualche intervento di piccola manutenzione: potare il verde spontaneo, realizzare la segnaletica orizzontale, visto che quella verticale c’è già sebbene “incappucciata”, e fare dei piccoli lavori sull’asfalto. Dopodiché sarà la “politica” a decidere, sperando che non passi un’eternità, considerato che risultano davvero oscure e incomprensibili le resistenze che, fino ad oggi, ci sono state sulla riapertura di via del Casone.
L’arteria potrà collegare la zona della villa comunale con la piastra dei Cavoni. La strada, stando a una prima ipotesi, potrebbe essere a senso unico di marcia da via Simoncelli a via Marcello Mastroianni o viceversa. Dalle misurazioni effettuate in recenti sopralluoghi, la via è risultata larga 5,50 metri e 4,90 nel punto più stretto, dove si trovano due querce secolari in corrispondenza dell’intersezione tra via del Casone, via Alberto Sordi e via Marcello Mastroianni. Dimensioni che consentirebbero di supportare anche un doppio senso di marcia (un’ipotesi, per ora accantonata, ma non definitivamente cassata) anche se, come detto, alla fine, si potrebbe optare per il senso unico. Via del Casone, quindi, nonostante le inspiegabili resistenze emerse di recente, potrebbe finalmente essere destinata alla riapertura, considerato che costituisce un’importante strada di collegamento tra la zona De Matthaeis e il quartiere Cavoni e una valvola di sfogo per il traffico intorno alla villa comunale, visto che a breve gli insediamenti abitativi e il passaggio delle automobili aumenteranno.
Tra l’altro, già da sommarie precedenti verifiche, era emerso che la strada è potenzialmente transitabile e, quindi, apribile al traffico. A confermare questa ipotesi c’è anche un collaudo statico del ponte “Torrente Rio”, conosciuto da tutti semplicemente come ponticello, che attraversa la strada ed è stato effettuato nel 2007. Nella relazione firmata dall’ingegnere Luciano Fiorillo, collaudatore dei lavori all’epoca, si legge che «durante la visita di collaudo si è proceduto all’esecuzione di prova di carico, il cui esito è stato favorevole. Pur essendo da progetto l’opera destinata a “passerella pedonale”, l’impalcato degli elaborati oggetto di autorizzazione sismica, risulta calcolato adottando criteri riferiti ai ponti stradali di 2ª categoria. La prova di carico è stata condotta riproducendo pertanto i carichi attribuibili ai ponti di tale categoria».
Sul tavolo, dunque, del sindaco Riccardo Mastrangeli e dell’assessore al traffico, Maria Rosaria Rotondi, c’è un’importante decisione da prendere che, se dovesse trovare seguito, potrebbe rappresentare una possibile soluzione per alleggerire il traffico di De Matthaeis, ma si continua a discutere all’infinito sulla riapertura neanche fosse il traforo del Monte Bianco. Cui prodest?
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