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Il caso

Capretta presa a calci durante una festa. Condannato l'animalista Enrico Rizzi

Decreto penale emesso dal gip del tribunale di Frosinone su richiesta della procura per il noto influencer animalista. Aveva guidato manifestazioni non autorizzate e mostrato la foto di uno dei giovani accusati di aver ucciso a calci una capra

capretta

Un momento della manifestazione guidata dal noto influencer animalista Enrico Rizzi ad Anagni lo scorso settembre a seguito della notizia della capretta seviziata

Decreto penale di condanna emesso nei confronti del noto influencer animalista Enrico Rizzi, il quale il 2 settembre scorso guidò la manifestazione a seguito della notizia che alcuni giovani di Anagni e Fiuggi avevano seviziato una capretta in un agriturismo, determinandone la morte, almeno secondo quello che era l’impostazione accusatoria naufragata successivamente in quanto il procedimento è poi stato definito con l’archiviazione.

Due le ipotesi di reato contestate all’influencer: la diffamazione aggrava in danno di minorenne il cui volto era stato mostrato su alcuni pannelli che erano stati esposti nel corso della manifestazione e l’inosservanza di un provvedimento perché la stessa manifestazione non era stata autorizzata. L’influencer Enrico Rizzi ha ora 15 giorni di tempo per depositare opposizione avverso tale procedimento. Oltre al decreto penale di condanna, il giovane influencer è stato condannato a pagare una sanzione pecuniaria.

La ricostruzione
Il tutto nasce da una denuncia che i genitori del diciassettenne, oggi maggiorenne, hanno presentato alla procura, assistiti dall’avvocato Giampiero Vellucci. Denuncia presentata perché all’epoca dei fatti il figlio minorenne venne esposto al pubblico ludibrio in quanto etichettato come l’assassino della capretta. Accanto alla sua foto anche l’indirizzo di casa. Nei giorni successivi al fatto, il ragazzo è stato raggiunto da numerosi commenti social molto pesanti tanto che ha avuto bisogno di servizi di protezione da parte dei carabinieri, sia all’ingresso sia all’uscita da scuola. L’episodio, che ha suscitato anche molto clamore mediatico, si è verificato il 27 agosto dello scorso anno, durante una festa di compleanno in un agriturismo di Anagni e le cui immagini hanno fatto il giro del web. I genitori del ragazzo, tramite il loro legale Giampiero Vellucci, chiederanno il risarcimento danni all’influencer animalista.

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