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Maturità, in 4.500 sotto... esame

Si parte questa mattina con la prova di italiano che è identica per tutti gli indirizzi di studi. Da domani i test specialistici e poi gli orali. Le commissioni che dovranno valutare gli alunni sono 128

maturità 2024

Gli studenti del liceo classico di Cassino

Ci siamo! È tutto pronto per 4.541 studenti della provincia di Frosinone che, da oggi, si misureranno con l’esame di maturità. Una prova che rappresenta l’esatto momento in cui tutto cambia. Proprio come accade nei film quando arriva quell’attimo in cui la trama prende una nuova piega. In cui si svolta. In cui nulla è come prima. La vita non è più scandita da quadrimestri o dall’estate e dall’inverno. Le scelte diventano apparentemente più libere ma molto più incasellate. Il tempo non è più scandito da routine dettate dalla scuola, ma da noi stessi. Insomma, è il passaggio a quando si diventa grandi, ma anche a quando si ha per la prima volta la consapevolezza di essere parte integrante del mondo. I giornali parlano della maturità, l’ansia dell’esame non è singola, ma collettiva.

Il 2023 ha visto il ritorno dell’Esame di Stato alla normalità (cioè, alle norme in vigore). Per il 2024 si conferma lo stesso impianto: ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero) e un colloquio. Le commissioni sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno. La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge oggi dalle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.

I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.
La seconda prova, che si svolgerà domani, riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave pluri e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

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