Spazio satira
L'analisi
09.06.2024 - 13:00
Il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini insieme a Leonardo Maria Del Vecchio
Al momento il titolare effettivo di Acqua e Terme Fiuggi spa è una società fiduciaria di Milano: la FIAM srl con un capitale sociale di 100.000 euro e amministrata da Federico Bigoni i cui soci risultano essere, oltre allo stesso amministratore, Giorgio Ossoli e Carlo Tagliabue. Fiduciaria che ha in dote il 100% delle quote della Blu Srl, una società costituita nello scorso aprile, anche questa con sede a Milano (capitale sociale 45.000 euro) e amministrata da Nicolò Karim Forni che detiene a sua volta il 100% di Salus per Aquam, il veicolo creato da Stirpe, Benedetto, Borgomeo e Battisti per entrare nel capitale sociale (con poco meno del 95% delle quote) di Acqua e Terme di Fiuggi spa. Società a oggi amministrata da Marco Camplone (l’ad scelto dai vecchi soci) della quale il restante 5% è di proprietà del Comune di Fiuggi e di un gruppetto di soci privati.
A oggi, a parte la visita che ha destato grande entusiasmo di Leonardo Maria Del Vecchio nella città idropinica con relative e reciproche dichiarazioni di affetto con il sindaco Alioska Baccarini, l’operazione che dovrebbe dare il via al nuovo corso di Fiuggi scherma totalmente l’erede del patron di Luxottica e il suo fondo di investimento LMDV Capital, che non risulta ufficialmente nella titolarità della compagine societaria che “a monte” detiene il pacchetto di controllo della complessa struttura societaria che porta alla gestione del marchio “Fiuggi”, dalla produzione dell’acqua fino alla gestione delle terme.
Va detto che la scelta di compiere operazioni così complesse, non immuni da rischi patrimoniali, attraverso società fiduciarie, rientra nella prassi nel mondo dei grandi investimenti. A garanzia esistono contratti all’interno dei quali le società fiduciarie si muovono per portare a compimento tutte le operazioni stabilite nel mandato che viene loro affidato. Ecco perché, a stretto giro o dopo un periodo di rodaggio, i soci effettivi dell’operazione Fiuggi potrebbero venire fuori attraverso l’acquisto delle quote attualmente detenute dalla FIAM srl.
Analizzando le visure sembra assai improbabile un coinvolgimento anche parziale dei soci della vecchia cordata nell’asset riguardante terme e imbottigliamento mentre, a parte Francesco Borgomeo che non risulta più titolare di quote, Maurizio Stirpe, Gianfranco Battisti e Nicola Benedetto penseranno alla gestione del campo da golf e del centro benessere. I tre imprenditori hanno acquistato nei giorni scorsi la totalità della partecipazione con cui Salus per Aquam controllava completamente GO.WE. Fiuggi srl attraverso le loro società di riferimento, rispettivamente Toghether FC Spa (41,67%), Horizon srl (33,33%) e Palazzo Gattini srl (25%).
Dopo la cessione delle quote è rimasto invariato il consiglio d’amministrazione presieduto da Gianfranco Battisti, con Marco Camplone amministratore delegato e Francesco Borgomeo che resta consigliere nonostante l’uscita di scena come socio. Stesso schema invariato, tra l’altro, che continua anche a governare, almeno fino ad oggi, Atf Spa. L’attuale assetto societario, in sintesi, riepiloga quello che è successo con l’entrata seppur schermata di Del Vecchio. Imbottigliamento e terme passano (o passeranno) all’imprenditore milanese e al suo fondo di riferimento LMDV Capital. Stirpe, Benedetto e Battisti restano dentro all’operazione golf, sport e benessere e gestiranno con GO.WE., il rilancio dell’asset che rappresenta un altro dei fiori all’occhiello dell’offerta complessiva di Fiuggi.
Rimane in piedi, secondo informazioni raccolte dalla nostra redazione, l’operazione che vede l’imprenditore Alessandro Casinelli (Ortopedia Italia e Villa Gioia) interessato alla gestione della Spa recentemente ristrutturata adiacente il “green” fiuggino.
Martedì prossimo, nella club house del campo da golf, ci sarà una conferenza stampa alla quale parteciperanno il sindaco Alioska Baccarini, Maurizio Stirpe, Valerio Zoino, Marco Camplone e un quinto ospite a sorpresa. Si parlerà di GO.WE. (quindi del golf) e non di altro. Almeno così dicono i bene informati. Perché sul resto della questione e sui calcoli (non quelli renali) pare ci siano forti tensioni tra i protagonisti.
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