Spazio satira
Il processo
08.06.2024 - 16:34
Maxi inchiesta “Sisma bonus”, il processo si aprirà a settembre. Ma non per tutti. Ieri il giudice delle udienze preliminari Alessandra Casinelli ha reso nota la decisione del rinvio a giudizio o del non luogo a procedere dettagliando posizione per posizione: numerosi i coinvolti finiti nella imponente inchiesta della Finanza. Ben sette le ipotesi accusatorie per filoni diversi.
Istigazione alla corruzione
Assolti dalla pesante accusa di istigazione alla corruzione - nei confronti di Marrocco - Salvatore Fontana, Stefano Amadori, Gabriele Tanzi e Giovanni Argentino. Il giudice Alessandra Casinelli - accogliendo appieno la tesi difensiva degli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola e Umberto Pappadia - ha riconosciuto la non sussistenza delle accuse nei confronti di Fontana, disponendo la trasmissione degli atti al pm per ulteriori verifiche. «Perché possa valutare di procedere per false dichiarazioni nei confronti del consigliere comunale Tommaso Marrocco e del geometra Scascitelli che avevano accusato Fontana» spiegano le difese fuori dall’aula. Soddisfatti anche gli avvocati Caserta, Camera e Andolfi. Lo stesso Fontana sul suo profilo ha ribadito come questa vicenda lo abbia «danneggiato pesantemente professionalmente, economicamente, ma soprattutto a livello di salute. Quello che proprio non posso perdonare è che hanno fatto soffrire la mia famiglia».
Peculato e autoriciclaggio
Fontana è stato assolto anche dall’accusa di peculato per la somministrazione dei vaccini anti-Covid. Dalla stessa accusa sono stati assolti pure Lucio Delicato (che aveva scelto un abbreviato), Gaetano Marrocco, Bruno e Massimiliano Mignanelli rappresentati dagli avvocati Caporicci, Cece e Ciccaglione: i primi come operatore sanitario e medico e i Mignanelli (come pure Fontana) in qualità di destinatari del vaccino. Per tutti anche il pm Mattei aveva chiesto il proscioglimento. «Sono sempre stato sereno, massima la fiducia nella magistratura - commenta Massimiliano Mignanelli - Avrei preferito solo non essere coinvolto nella maxi inchiesta ma affrontare l’accusa legata al vaccino, che non sussisteva. Mi fa comunque piacere che lo stesso pm abbia richiesto il proscioglimento». Assolti dall’ipotesi di autoriciclaggio (per il mercato coperto) sia Fontana che Paolo Di Laura Frattura, ex presidente della Regione Molise, rappresentato da Prencipe.
Favoreggiamento
Dall’accusa di favoreggiamento personale - in relazione all’ipotesi di aver rivelato quanto appena detto come persona informata sui fatti alla pg - sono stati assolti Bernardo Pirollo, assistito dall’avvocato Giancarlo Corsetti, e l’ex sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone, assistito dall’avvocato Alberto Borrea. «Sono soddisfatto per l’assoluzione, è stato un anno non facile per un’accusa per me infondata, come pure per il giudice. Ho sempre creduto nella giustizia e lo farò sempre - ha affermato Petrarcone - Un anno che ha condizionato le mie scelte politiche perché non volevo che la vicenda influenzasse in qualche modo gli elettori. Ringrazio i miei avvocati e tutti coloro che mi sono stati vicini».
Falso e tentata violenza privata
Resta in piedi, invece, il filone dell’ex mercato coperto. Sotto la lente ancora il rinnovo di un permesso a costruire e la questione legata all’erogazione del sisma bonus. Per l’ipotesi di falso a giudizio il prossimo 12 settembre andranno Fontana, Frattura e due tecnici comunali (Pisani e Cavaliere difesi da Montanelli e Ranaldi). Rinviati a giudizio Argentino e Fontana per tentata violenza privata - per l’ipotesi di prospettare una denuncia per voto di scambio - nei confronti di Marrocco (parte civile attraverso l’avvocato De Vivo; coinvolto direttamente come imputato invece nel processo elettorale).
Ipotesi corruttiva
Rinviati a giudizio per una ipotesi corruttiva - per un presunto “patto” volto a favorire (per l’accusa) una ditta locale - il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, l’imprenditore Amadori e il responsabile unico del procedimento Di Giorgio. «Tutti conoscono la mia storia e sono certo che in fase dibattimentale riuscirò a dimostrare, con il mio avvocato Ottaviani, l’estraneità alle accuse. Anche perché, persino nel costrutto accusatorio, già si evidenzia come non vi sia stato alcun arricchimento né utilità personale: se fare scelte per il bene della comunità comporti un’accusa simile, credo che la stragrande maggioranza dei sindaci sia a rischio. Dimostrerò ogni cosa a processo». Pronte anche le parti civili con gli avvocati Giannichedda e Fasili.
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