Spazio satira
Frosinone
02.06.2024 - 12:00
Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale Angelo Pizzutelli
«L’impiantistica sportiva a Frosinone è all’anno zero. In due anni l’amministrazione in carica si è distinta soltanto per immobilismo». Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Angelo Pizzutelli, interviene nel dibattito di questi giorni sugli impianti dedicati allo sport e non lesina stoccate ad alcuno. «La polemica tra esponenti della maggioranza di queste ore con rimpallo di responsabilità - continua Pizzutelli - francamente, non è un bello spettacolo e la città non lo merita. Qui, a mio modesto avviso, c’è da rimboccarsi le maniche e c’è bisogno di iniziare a lavorare seriamente, perché si è perso già troppo tempo. All’amministrazione Mastrangeli e al delegato allo sport e agli impianti sportivi, Francesco Pallone, consiglio un bagno d’umiltà, di iniziare ad avere un profilo più basso e a non strombazzare ai quattro venti risultati inesistenti e a centrare qualche obiettivo, seppur minimo, considerato che in 24 mesi poco, se non addirittura nulla, è stato fatto dalla nuova amministrazione».
«Il peccato originale - argomenta il capogruppo del Pd - è stato nell’aver spacchettato le deleghe e nell’aver operato una sorta di capitis deminutio all’assessorato allo sport, che esisteva da decenni, riducendolo al rango di mera delega affidata ad un consigliere senza struttura e senza dotazione finanziaria. Un errore madornale da parte del sindaco di cui oggi si stanno pagando amaramente le conseguenze». Il cahiers de doléances di Angelo Pizzutelli è lungo, ma per per ogni situazione il fil rouge è sempre lo stesso: incertezze e immobilismo.
«Elementi - spiega Pizzutelli - che scoraggiano gli attuali gestori degli impianti ad investire e che, soprattutto, scoraggiano altri potenziali soggetti interessati. Oggi Frosinone, salvo una o due rarissime eccezioni, è tagliata fuori dal circuito degli eventi sportivi nazionali. Nel recente passato abbiamo avuto il Giro d’Italia, la Tirreno-Adriatico, gare internazionali di pallanuoto, la Supercoppa di Lega di pallavolo e molto altro. Oggi di tutto ciò non c’è traccia. È evidente che l’attuale amministrazione ha lavorato male sotto questo punto di vista. Lo stadio del nuoto è lo specchio di questo fallimento amministrativo: in 24 mesi ci sono state tre proroghe nella gestione e, con ogni probabilità, l’amministrazione Mastrangeli sarà costretta a ricorrere alla quarta a causa della propria inefficienza. Con questa incertezza qualcuno mi sa spiegare come si può programmare il futuro e valorizzare la struttura? Poi, la vicenda project: l’iter è chiuso o non è chiuso? Un po’ di trasparenza non guasterebbe».
«Sulla palestra Coni - continua Pizzutelli - con il sindaco Ottaviani raggiungemmo un risultato bipartisan di grande valore e si erano aperte grandi prospettive. Poi, con la nuova amministrazione due anni di nulla. Ho letto che è stato firmato qualche atto, ma anche qui gli interrogativi, sollevati da me a gennaio in Consiglio durante una seduta di question time, sono tanti: i soldi, dopo mesi persi inutilmente, sono ancora sufficienti? I lavori quando inizieranno? Quando verrà riaperta la struttura? Stessa situazione deprimente per il campo Coni. La struttura è in gestione a un ente di promozione sportiva molto capace, l’Aics, ma l’indifferenza del Comune verso alcuni necessari interventi di manutenzione straordinaria sta portando i gestori a rivedere i propri piani. La chicca, poi, di non essere riusciti a prendere neanche un euro dal bando “Sport e periferie” la dice lunga sulla capacità di intercettare risorse da parte di questa amministrazione. Esperia ce l’ha fatta e Frosinone no; è una cosa che deve far riflettere molto sia il sindaco sia il delegato allo sport».
«E sui campi di calcio dell’Euroclub l’amministrazione Mastrangeli cosa ci dice? Anche qui il silenzio assoluto. Non sorte migliore c’è anche per il palasport di viale Olimpia. Gli attuali gestori stanno portando stoicamente avanti l’attività, ma, anche in questo caso, l’amministrazione si sta distinguendo per la propria assenza. Frosinone ha un patrimonio di strutture sportive come pochi nel Lazio, se non in Italia ed è veramente un peccato vedere come si stia depauperando in questi anni e stia perdendo centralità a vantaggio di altri centri più dinamici e, a questo punto, più attrattivi».
«Appare ineludibile aprire una vertenza sull’impiantistica sportiva e, in maniera costruttiva, io e il Partito democratico siamo pronti a dare il nostro contributo. C’è necessità di resettare tutto, impresa non complicata considerato che poco o nulla si è fatto, e bisogna gettare le basi per far recuperare allo sport la propria centralità per i benefici effetti che può avere sul sociale, sull’economia del territorio e anche sul turismo. Non bisogna mai dimenticare che le grandi kermesse nazionali, che magari durano più di un giorno, richiamano atleti e appassionati da tutta Italia che riempiono gli alberghi, i ristoranti, le altre attività di ristorazione oltre a far lavorare tutta una vasta gamma di altre attività. Ma per fare ciò è necessario riunire le deleghe sullo sport e farle rientrare in un assessorato organizzato e con una adeguata dotazione di risorse».
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