Spazio satira
Frosinone
01.06.2024 - 10:00
La scuola media "Luigi Pietrobono" di Frosinone
Come da previsioni, il Comune di Frosinone proverà, in via principale, a risolvere la questione della scuola media “Pietrobono” tramite l’acquisizione sanante. Nella giornata di ieri, infatti, gli uffici hanno formalizzato l’avvio dell’iter con una comunicazione a tutti i soggetti interessati e, adesso, entro venti giorni potranno avanzare le proprie osservazioni ed entro trenta il procedimento dovrà essere concluso. «L’amministrazione comunale di Frosinone - aveva scritto l’ente in una nota molto stringata e generica di qualche settimana fa - ha attivato le procedure amministrative necessarie per addivenire, in tempi brevi, alla risoluzione della problematica relativa all’istituto scolastico “Pietrobono”. Il Comune di Frosinone, dunque, provvederà, a breve, a finalizzare i procedimenti amministrativi volti alla conclusione della procedura espropriativa iniziata negli anni Sessanta, all’epoca non perfezionata tramite il necessario decreto ad hoc».
La sostanza è che sono state attivate le procedure previste dall’articolo 42-bis del dpr 327/2001 e dall’articolo 7 della legge 214/1990, ovvero l’acquisizione sanante, una procedura espropriativa “eccezionale” che rappresenta, a determinate condizioni, la soluzione legale per l’amministrazione che abbia realizzato un’opera pubblica su un terreno di proprietà privata in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o di dichiarazione della pubblica utilità, per acquisire il bene immobile al proprio patrimonio indisponibile, corrispondendo al proprietario un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, nella misura stabilita dalla legge. L’acquisizione, quindi, di un bene utilizzato senza titolo per scopi di interesse pubblico persegue la finalità di regolarizzare le conseguenze di procedure ablatorie illegittime o di comportamenti illeciti della pubblica amministrazione in ambito espropriativo.
Una procedura che è partita ieri, ma che non è l’unica carta che il Comune sta giocando. Ieri scadeva anche il termine per l’introduzione del giudizio di merito sulla procedura esecutiva immobiliare intrapresa dal fallimento Mancini sulla scuola e sul terreno sul quale è costruita. Adesso, dovrà esserci la notifica alle parti e la fossazione dell’udienza. E poi c’è la mediazione. Anche in questo caso la procedura è stata avviata e si è in attesa della nomina del mediatore. L’ente di via del Plebiscito, quindi, le sta provando tutte per cercare di risolvere a proprio favore la questione della scuola media “Pietrobono” i cui alunni rischiano concretamente lo sfratto. Entro il 10 maggio, infatti, il Comune di Frosinone avrebbe dovuto esprimersi sull’opzione di pagare o meno il canone di locazione di 9.300 mensili sull’immobile che ospita la scuola e sul terreno su cui è costruito. L’ente non ha risposto e lo scenario che si prospetta non è affatto roseo. Si andrà a un muro contro muro.
La procedura andrà avanti e il custode giudiziario potrebbe chiedere al giudice l’emissione di un provvedimento di sgombero dell’immobile per venderlo all’asta. Da parte sua, come riassunto, l’amministrazione Mastrangeli ritiene che la soluzione più praticabile, per “salvare” la scuola “Pietrobono”, sia quella dell’acquisizione sanante (ma ora ci sono anche la mediazione e il giudizio di merito), una procedura che, tuttavia, pur se attivata, non bloccherà quella esecutiva. L’anno scolastico sta volgendo al termine, ma sul prossimo ci sono delle vere e proprie incognite se la questione dell’immobile non verrà definitivamente risolta. E la domanda che gli alunni, e soprattutto i genitori degli alunni, si stanno facendo è: l’anno prossimo in quale edificio si potranno svolgere le lezioni?
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