Spazio satira
La novità
26.05.2024 - 09:21
Il campanile di Frosinone
Nel 1717, il vescovo di Veroli, in visita a Frosinone «avendo considerato lo stato» della Chiesa e dell’annesso campanile «molto diverso da quello che richiede l’onore di Dio» sollecitò la cittadinanza ad ampliare e ad abbellire il loro edificio di culto. Oggi, a secoli di distanza, il ministero della Cultura, come riportato nelle cronache dei giorni scorsi, per salvaguardare un luogo identitario per Frosinone, per iniziativa e per il tramite della soprintendenza ha assegnato al campanile e alla cattedrale di Santa Maria Assunta 1,6 milioni di euro.
I fondi, come ha specificato il ministero, serviranno per l’adeguamento e la messa in sicurezza sismica nell’ambito della linea di azione 1 dell’investimento 2.4: Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fec e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art), in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nello specifico cosa si farà a Frosinone? Le risorse saranno praticamente assorbite in toto dalla torre campanaria: 900.000 euro saranno utilizzati per lavorazioni specialistiche necessarie a recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a manutenzione il campanile a norma delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali; 120.000 euro saranno per opere di restauro e per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria di superfici decorate; dipinti murali; stucchi; mosaici; dipinti su tela; intonaci dipinti e non dipinti; 40.000 euro saranno oneri per la sicurezza, mentre 500.000 euro circa sono classificati come somme a disposizione.
L’auspicio di tanti è che si intervenga pure sulla copertura della cattedrale e sull’abbattimento delle barriere architettoniche che, oggi, rendono difficoltoso l’accesso al luogo di culto. L’ultimo intervento di una certa consistenza sul campanile ci fu negli anni Ottanta, era sindaco Miranda Paniccia Certo. Si lavorò sul tetto sostanzialmente per creare delle aperture per il circolo dell’aria e per la sostituzione delle orditure che si erano ammalorate. Poi più di recente, sul finire degli anni Novanta, l’amministrazione comunale intervenne sull’orologio della torre e sui quadranti che si erano completamente anneriti.
Il documento più antico che menziona esplicitamente il campanile annesso alla cattedrale di Santa Maria Assunta risale al 1674, quando il tetto (la storia ritorna...) era in precarie condizioni e si predisposero urgenti restauri a spese del Comune. La costruzione, sicuramente preesistente a quella data, forse è di antica origine medievale, considerando la sua pertinenza alla chiesa di Santa Maria, documentata a partire dalla prima metà del XII secolo. Nel Seicento il campanile risultava già dotato di più campane e, soprattutto, di un orologio pubblico. Adesso si spera che l’intervento conservativo voluto da Ministero e soprintendenza restituisca alla torre il suo pieno splendore.
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