Spazio satira
Sora
23.05.2024 - 18:00
Le transenne poste a protezione del cumulo di scarti sospetti
Continua l’abbandono di rifiuti davanti all’ecocentro di Santa Rosalia. C’è chi di notte o all’alba scarica di tutto lungo il muro di cinta della struttura della società Ambiente e Salute Srl, sotto gli occhi delle telecamere presenti.
Regolarmente, gli operatori della municipalizzata raccolgono i materiali abbandonati che ovviamente non sono differenziati e quindi non possono essere conferiti separatamente.
Nelle scorse settimane è accaduto che invece dei soliti bustoni d’immondizia, sfalci e scarti ingombranti, a ridosso dell’entrata della struttura è spuntato un grosso cumulo di materiale sospetto. I residenti della zona temono si tratti di cemento-amianto. Scarti che non sono stati conferiti come rifiuti speciali né sono stati rimossi. Restano lì ormai da molti giorni, senza neanche un telo per impedire che eventuali sostanze tossiche si disperdano nell’aria. Sono state invece posizionate delle transenne, e quindi qualcuno ha ritenuto quel materiale un potenziale pericolo, da non toccare. Il che allarma ulteriormente i cittadini che abitano nei pressi dell’ecocentro di Santa Rosalia.
Il personale della stessa municipalizzata che gestisce la struttura, chiamato a lavorare in quelle condizioni, segnala il perdurare del problema e chiede che una ditta specializzata provveda a rimuovere quei rifiuti speciali e che chi di dovere impegni i fondi per la caratterizzazione degli scarti abbandonati. Inoltre, dato che ci sono le telecamere, si chiede di risalire all’autore dello scempio.
Ogni mattina l’area esterna dell’ecocentro appare come una discarica a cielo aperto, dove vengono lasciati rifiuti di ogni genere. Una situazione che peggiora di giorno in giorno, nonostante le sanzioni comminate agli incivili di turno che vengono scoperti. In ogni caso, la soluzione al problema delle lastre di cemento-amianto ammassate davanti all’ecocentro non può essere quella delle transenne. I dipendenti della società Ambiente e Salute Srl chiedono che sia garantito il loro diritto alla salute e non hanno intenzione di lavorare in condizioni di pericolo. Oggi è uno sfogo, ma se non saranno messi al sicuro intraprenderanno altre strade per potersi tutelare.
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