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Il caso

Rubata la corona della Madonna del Buon Consiglio: «È sparita in pochi istanti»

L'organizzatore della festa racconta com’è andata. L’oggetto d’oro sparito durante la preparazione dell’effigie di Maria. Sconcerto in paese. Indagini a tutto campo dei carabinieri

madonna buon consiglio anagni

L’immagine sacra della Madonna del Buon Consiglio prima del furto della corona

Dal riserbo imposto dagli investigatori emergono alcuni dettagli del clamoroso furto sacrilego ai danni della statua della Madonna del Buon Consiglio, mentre i contradaioli di Trivio sono arrabbiati e addolorati per quanto accaduto domenica pomeriggio, quando dalla raffigurazione di Maria è sparita una corona d’oro. Festa della Madonna del Buon Consiglio, dal 9 al 12 maggio scorsi. Gli ingredienti per la buona riuscita dell’evento c’erano tutti: la pesca di beneficenza, la mostra dell’artigianato, uno spettacolo teatrale e uno musicale. E il programma religioso: oltre al triduo e alla messa solenne celebrata da monsignor Lorenzo Loppa, la processione con la statua della Madonna accompagnata dalla banda dell’Ama.

Come di consueto, poco prima della celebrazione solenne delle 18 in piazza Dante, davanti alla chiesa i responsabili con a capo il dottor Carlo Cerasaro hanno collocato le corone in oro sulla testa della Madonna e del Bambino. Le due corone, utilizzate soltanto in occasioni speciali, vengono conservate in un posto sicuro per essere montate poco prima della cerimonia. «Appena pochi minuti, forse secondi, trascorsi dall’aver posato l’immagine sacra ed averla poi ripresa per affidarla agli spallatori - riferisce costernato Cerasaro - e ci siamo accorti della sparizione. Eravamo tutti lì, non ci capacitiamo di come possa essere accaduto».

E aggiunge: «Personalmente e come responsabile della festa sono molto amareggiato. Ancor più considerando che l’anno prossimo è prevista la celebrazione per i 300 anni dei padri Caracciolini presenti nella nostra chiesa, con festeggiamenti solenni per quello che sarà il Giubileo dei Caracciolini. Un fatto gravissimo, una mancanza profonda; sono senza parole, siamo una piccola parrocchia, non ci aspettavamo un’azione criminosa di tale portata». E ringrazia la polizia locale e i carabinieri, accorsi immediatamente, il luogotenente Crescenzi e «speriamo col cuore di poter recuperare gli oggetti rubati».

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