Spazio satira
Pontecorvo
14.05.2024 - 15:00
Maria Cristina Carbone, studentessa del quarto liceo delle Scienze umane di Pontecorvo ha partecipato insieme alla sua classe al concorso nazionale “Immanuel Kant: 300 anni e... non sentirli”
È una fan del filosofo tedesco Immanuel Kant. Lo conosce, lo studia, lo apprezza. Per lei la visione di Kant è molto attuale e, a suo parere, andrebbe riscoperta soprattutto in questo momento storico che vede in primo piano il protagonismo. Un filosofo rivoluzionario, che con le sue ipotesi ha voluto realizzare una svolta conoscitiva contestando le vecchie posizioni.
Lei è Maria Cristina Carbone, studentessa del quarto liceo delle Scienze umane di Pontecorvo che ha partecipato insieme alla sua classe al concorso nazionale “Immanuel Kant: 300 anni e… non sentirli”.
Un bando che ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia. Ma il lavoro arrivato dalla città fluviale ha conquistato la giuria arrivando a classificarsi nella top ten. Il video vede la presenza di Maria Cristina Carbone, fan di Immanuel Kant, intervistata da Maria Cristina Aceto.
L’attualità
Nel corso del racconto la giovane studentessa ha spiegato come quella di Kant sia una filosofia attuale e che necessiti di essere riscoperta: «La visione dell’uomo, libero protagonista della sua esistenza e dotato degli strumenti necessari per tendere al bene. Valori che è urgente riscoprire se vogliamo recuperare l’umanità che ci sta sfuggendo di mano. Questa posizione mi sembra molto attuale a fronte di un protagonismo malato confluente nell’odio, nella vendetta, nell’intolleranza e nel mancato rispetto dell’ambiente».
Una società dove sono sempre più frequenti anche episodi di razzismo e di intolleranza. E proprio su questo Maria Cristina Carbone ricorda la visione di Kant: «Nel villaggio globale non devono e non possono esistere stranieri. Essere nati in un luogo è un fatto puramente accidentale. Mi viene da pensare a Lampedusa, gli sbarchi clandestini, alla ricerca di una vita migliore. L’idea kantiana della terra come patria unica mi pare ancora troppo distante, gli uomini devono riconoscere che la terra è di tutti e quindi ci deve essere una libera circolazione dell’uomo».
In un periodo storico così complicato come quello che si sta vivendo Maria Cristina è sicura del consiglio che Kant darebbe a tutti: «Sicuramente consiglierebbe di fare un buon uso della ragione come idea regolativa indicante la marcia che genera la norma etica e morale a guida dell’esistenza».
Il progetto presentato dal liceo delle Scienze umane di Pontecorvo ha ottenuto un grande risultato superando molti altri partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia.
Un lavoro apprezzato dalla giuria e che è stato fortemente supportato dalla dirigente scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore di Pontecorvo, Lucia Cipriano, dalla responsabile d’indirizzo professoressa Rosa Perillo e dall’insegnante di filosofia professoressa Mariarita Maceroni.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione