Spazio satira
La vicenda
13.05.2024 - 10:00
Indagine chiusa a carico di un quarantenne di Cassino accusato di truffa dalla procura di Ancona. Secondo le ipotesi degli inquirenti, avrebbe dichiarato di essere un operatore nel settore bancario segnalando una anomalia sul conto corrente di una impiegata di quarant’anni. E di averla convinta a farsi consegnare i codici necessari per eseguire un’operazione che avrebbe messo al sicuro il conto corrente, “preso d’assalto” da qualche hacker senza scrupoli.
Secondo le accuse, a cui ora il quarantenne - di professione autotrasportatore, assistito dall’avvocato Andrea Pagliarella - dovrà controbattere, sarebbe stato coinvolto in una delle numerose truffe bancarie messe in piedi nella zona di Ancona e non solo. Tutte con un comun denominatore: l’utilizzo di artifizi per gestire presunte anomalie sui conti correnti. Più nel dettaglio, al quarantenne cassinate viene contestato un episodio che risale allo scorso mese di marzo.
La donna sarebbe stata contattata per un movimento anomalo verso l’estero, un bonifico da 8.000 euro. E sarebbe stata persuasa a cambiare password dell’App dettando al suo interlocutore i codici necessari a effettuare la (falsa) operazione di storno degli 8.000 euro. Pochi minuti e l’arrivo di un sms con cui la banca informava subito la vittima che era stato disposto dal proprio conto un bonifico istantaneo di 8.000 euro su un conto Mooney, avente come beneficiario proprio l’indagato cassinate. Che nega ogni coinvolgimento. E che ora, carte alla mano, dovrà dimostrare la sua estraneità alle contestazioni mosse nei suoi confronti.
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