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Frosinone

Sequestro di droga dopo la liberazione delle case occupate

Nel corso dei controlli nelle parti comuni di uno stabile sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e un involucro contenente droga

Sequestro di droga dopo la liberazione delle case occupate

Nuova operazione ad “Alto impatto” della questura

Nuovi particolari dopo l’operazione di polizia e Ater che ha portato recuperare quattro appartamenti occupati abusivamente. Tra questi c’è anche quello dove viveva l’albanese Mikea Zaka, in carcere con l’accusa di omicidio per la morte di Kasem Kasmi, il connazionale freddato in via Moro il 9 marzo.

La questura di Frosinone, nell’ambito dell’operazione “Alto impatto” continua l’attività di sorveglianza contro lo spaccio di droga e i reati predatori. Sono stati impiegati la divisione di polizia amministrativa, le volanti, la squadra mobile, affiancati dal reparto prevenzione crimine Lazio e Umbria/Marche, nonché i cinofili di Nettuno. Durante le operazioni, sono stati condotti controlli approfonditi in vari complessi abitativi nella zona bassa del capoluogo.

Insieme al personale Ater gli uomini del questore Domenico Condello hanno ottenuto il rilascio di una casa subito assegnata agli aventi diritto, mentre per le altre tre, vista la presenza di minori e anziani, è stato notificato un provvedimento di rilascio dell’immobile entro trenta giorni. Tra i destinatari anche la compagna di Zaka.
Nel corso dei controlli nelle parti comuni di uno stabile sono stati rinvenuti un bilancino di precisione ed un involucro contenente una modica quantità di droga, poi sequestrata, mentre nelle cantine sono saltati fuori altri 300 grammi tra hashish e marijuana.

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