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Isola del Liri

Carne avariata inviata all’ambasciatore israeliano

Inviava i pacchi al rappresentante israeliano a Roma: dipendente ministeriale di 51 anni indagato. Una delle spedizioni è partita da un ufficio postale di Isola del Liri il 14 marzo scorso

Carne avariata inviata all’ambasciatore israeliano

L’indagine è condotta dagli agenti della Digos

Ha spedito carne di origine animale putrefatta all’indirizzo dell’ambasciatore di Israele a Roma. Ha utilizzato per tre volte uffici postali diversi, nelle province di Roma, Frosinone e Latina, compreso uno sportello di Isola del Liri.
Si tratta di un dipendente del Ministero della pubblica istruzione che tra febbraio e marzo ha spedito all’ambasciatore d’Israele, Alön Bar, tre diversi plichi contenenti carne putrefatta.

Così, dopo un’articolata indagine condotta dalla polizia su delega della Procura della Repubblica di Roma, la Digos di Roma e quella di Latina, con il coordinamento della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, hanno eseguito una perquisizione personale, locale e informatica nei confronti del cittadino italiano residente a Sezze.

L’attività svolta dalle forze di polizia riguarda alcuni episodi, tra i mesi di febbraio e marzo, quando da diversi uffici postali, uno a Roma il 9 febbraio, uno a Terracina il 15 febbraio e l’altro a Isola del Liri il 14 marzo, sono stati inviati dei plichi contenenti la sostanza putrefatta, risultata essere carne di origine animale, tutti indirizzati all’ambasciatore Alön Bar.
Le indagini hanno consentito di focalizzare l’attenzione su un uomo di 51 anni che, secondo quanto ricostruito, avrebbe agito sempre con le stesse modalità, ovvero da solo, con il plico già confezionato, indossando gli stessi abiti e indicando sui colli postali mittenti inesistenti.

Ieri mattina gli inquirenti hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, dipendente a tempo indeterminato del Ministero della pubblica istruzione, già noto agli uffici di polizia per precedenti specifici, appartenente ad ambienti dell’estrema sinistra filopalestinese, dove hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro gli indumenti presumibilmente indossati in occasione delle spedizioni.

Al momento sono in corso accertamenti su computer e telefonini appartenenti al cinquantunenne, entrambi sequestrati.
Gli elementi indiziari raccolti attengono alla fase delle indagini preliminari, per cui il soggetto indagato è da considerare non colpevole del reato di cui è accusato fino alla sentenza definitiva di condanna.

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