Spazio satira
L'operazione
16.03.2024 - 11:00
La questura di Frosinone
Dopo la sparatoria di sabato in via Moro, sono stati intensificati in città i controlli da parte delle forze dell'ordine. E tra gli obiettivi presi di mira c'è lo spaccio di sostanze stupefacenti con particolare riferimento alla zona del Casermone. E così, agenti della polizia n borghese, hanno proceduto a un nuovo arresto e al sequestro di trenta grammi di cocaina. Ieri, l'udienza di convalida con la decisione di concedere i domiciliari con il braccialetto elettronico a Salvatore Giovanni Giordano.
Il frusinate è stato intercettato da una pattuglia della polizia in borghese. Gli agenti si sono messi all'inseguimento dell'uomo che era in auto. Questi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si è diretto dentro al caseggiato di edilizia popolare. Lì, poco dopo, gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a recuperare, nell'androne del palazzo, un involucro con all'interno trenta grammi di sostanza stupefacente, risultato poi essere cocaina. Ieri mattina, l'uomo è comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida, assistito dall'avvocato Tony Ceccarelli. L'arrestato ha negato di essere il detentore della sostanza stupefacente, sostenendo che poteva essere di chiunque. Al termine dell'udienza per Giordano sono stati disposti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
Dopo il tragico fatto di sangue di sabato scorso allo Shake bar, si è registrata una stretta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. E le forze dell'ordine hanno già messo a segno diversi colpi. Oltre ai trenta grammi di cocaina dell'altro giorno, lunedì gli agenti delle volanti della questura di Frosinone hanno sequestrato un chilo e trecento grammi tra hashish e marijuana. La sostanza era nascosta all'interno di un carrello della spesa nel seminterrato del palazzo. In un angolo era collocato il carrello dal quale proveniva un odore inconfondibile. Per evitare che mani indiscrete potessero prelevare lo stupefacente, il tutto era protetto da materiale vario, tra legno, inerti e altri pezzi di ferro nonché cocci di vetro di notevole dimensione. Una strategia per dissuadere chiunque avesse voluto curiosare. Gli agenti, dopo aver sollevato con cura tutto il materiale, hanno sequestrato i panetti di droga.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione