Verso il voto
15.03.2024 - 14:00
Un'immagine dello spettacolo portato in scena da Nicola Procaccini durante le tappe a Latina e a Viterbo
Alle ultime elezioni del 2019 aveva ottenuto oltre 45.000 preferenze, risultando il primo dei non eletti tra le file di Fratelli d'Italia. Ma era comunque entrato al Parlamento europeo dopo che Giorgia Meloni, attuale presidente del consiglio, aveva rinunciato al seggio. Nicola Procaccini ha alle spalle una lunga militanza come amministratore, sempre nell'ala di destra. Durante la sua attività politica è stato sindaco di Terracina dal 2011 fino al 2019. Poi l'ingresso a Strasburgo.
Dopo cinque anni in Europa si ricandida per riconfermare il seggio nella circoscrizione dell'Italia centrale (si vota l'8 e il 9 giugno). E lo fa attraverso una modalità sicuramente più coinvolgente di un tradizionale comizio elettorale. Con Procaccini la politica passa attraverso il palco di un teatro. In questo modo l'europarlamentare vuole trasmettere la sua idea di Europa, quella che è stata e come Fratelli d'Italia intende cambiarla. Insomma, uno "show" interamente ideato e condotto da Procaccini. Il titolo, "Cronache dal ventre della balena live", richiama gli appuntamenti settimanali con cui da Bruxelles, negli ultimi cinque anni, ha informato i cittadini sui social sulla sua attività di europarlamentare.
L'evento ha già avuto un suo debutto. È andato in scena a Latina e a Viterbo con notevole riscontro da parte del pubblico in sala. Domani è in programma al Dream Cinema di Frosinone (all'interno del Fornaci Entertainment Village), con inizio alle 18. Attualmente Nicola Procaccini è co-presidente del gruppo dei conservatori e dei riformisti europei.
Come sono stati questi primi cinque anni in Europa?
«Sono stati anni in cui siamo andati oltre i pregiudizi. Soprattutto il confronto non ci ha mai spaventato. Sicuramente abbiamo sofferto il fatto di essere una forza di minoranza in una situazione in cui la maggioranza di sinistra talvolta faceva anche da stampella al Partito Popolare Europeo. Fortunatamente in questi cinque anni sono cambiate tante cose».
Qual è stato il ruolo di Fratelli d'Italia?
«Un ruolo battagliero. Ma malgrado i numeri ridotti il partito è riuscito ad essere molto efficace. Anche se purtroppo non decisivo».
Da dove riparte oggi?
«Sicuramente dal fatto che in Italia, come quasi in tutta Europa, si sono affermati partiti e coalizioni di centrodestra. In particolare l'Italia è diventata un modello politico di riferimento per tanti. E già oggi il presidente Giorgia Meloni è riuscita a spostare gli equilibri della politica europea. Mi riferisco al contrasto all'immigrazione illegale. Oppure alle politiche "green chic" delle sinistre. E noi pensiamo che alle prossime elezioni europee di giugno, grazie all'affermazione di partiti politici di centrodestra, sarà ancora più facile cambiare il corso della storia».
Quali sono i punti di forza del programma?
«Sicuramente al centro dell'attività politica ci sarà la protezione dei confini europei e del mercato unico dalla concorrenza sleale della Cina. Proteggere la sovranità energetica europea, ma soprattutto quella agricola e alimentare. In questi anni l'Ue su tali aspetti è stata assente. Vorremmo invece che fosse più incisiva. Contestiamo tutte le politiche contro agricoltori, allevatori e pescatori».
Ci saranno i presupposti per un'alleanza con il partito popolare europeo?
«Vorremmo portare in Europa il modello italiano che oggi è formato da una coalizione con Lega e Forza Italia, quindi unire le forze di centrodestra. E sembrerebbe che i numeri ci diano questa possibilità».
Come nasce l'idea dello spettacolo teatrale?
«"Cronache dal ventre della balena" nasce dai video con cui aggiornavo le persone che mi seguono rispetto a quello che avveniva dentro questa grande balena chiamata Europa. Poi è diventato uno spettacolo teatrale a tutti gli effetti, con la politica in primo piano. Ma declinata attraverso musica, spezzoni di film, poesie, immagini, suoni. Quindi in una maniera sicuramente meno noiosa del classico comizio. Mi accompagneranno anche artisti e cabarettisti. Insieme a me ci sarà anche Velia Lalli di Comedy Central».
Insomma, un futuro da attore...
«Assolutamente no. La mia è un'incursione in un campo che non mi appartiene. Il mio è quello dell'impegno politico che, se è capace di raccontarsi attraverso delle suggestioni, delle emozioni, allora a quel punto il contenuto arriva più facilmente rispetto a un comizio alla vecchia maniera».
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