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L'addio

Morto nel rifugio. Fissati i funerali di Gianni di Zazzo

A San Biagio Saracinisco l'ultimo saluto al cinquantaseienne trovato senza vita sulle Mainarde. Dopo l'autopsia si fa strada l'ipotesi di un incidente come possibile causa del decesso

Morto nel rifugio. Fissati i funerali di Gianni di Zazzo

Gianni Di Zazzo trovato senza vita sabato scorso nel rifugio “Le Mainarde” a Vallerotonda

Si terranno domani alle 15 nella chiesta parrocchiale di San Biagio Saracinisco i funerali di Gianni Di Zazzo, il cinquantaseienne trovato senza vita sabato nel rifugio "Le Mainarde" di Vallerotonda, dove viveva da ormai quindici anni come custode e addetto alla cottura della carne.
Sia la comunità di Vallerotonda, dove Gianni - detto "Giannetta" - era molto amato e conosciuto, sia quella di San Biagio - suo paese d'origine, dove tornava per trascorrere qualche ora con la sua famiglia - sono pronte a dirgli addio. Un momento doloroso, vista la sua empatia, la sua capacità di stare insieme e la sua generosità che lo avevano fatto amare in poco tempo da tutti.

Custode del rifugio "Le Mainarde", addetto alla cottura della carne alla brace (suo vanto), era rimasto sul posto anche negli ultimi tempi in cui il ristorante e la struttura erano chiusi per ristrutturazione. Sabato scorso, poi, la terribile scoperta del suo corpo senza vita da parte di due uomini che stavano passeggiando in zona e che volevano fargli un saluto. Il rinvenimento all'interno dell'hotel, all'ingresso, con una ferita alla testa e tanto sangue ha fatto alzare il livello d'attenzione.
Tanti gli interrogativi aperti sulla sua morte, dalla porta trovata aperta alla ferita sulla testa: si è trattato di un malore o di un episodio violento? Sicuramente era benvoluto da tutti, lui amava quella comunità e gli abitanti del posto amavano lui.

Ma i carabinieri della sezione operativa del Nor di Cassino, coadiuvati dalla stazione di Vallerotonda e dal Nucleo investigativo di Frosinone, coordinati dal magistrato Corvino, hanno lavorato senza escludere nulla. Diversi gli accessi all'interno del rifugio per poter repertare ogni traccia, ogni singolo elemento in grado di raccontare cosa sia accaduto prima della sua inattesa morte. L'autopsia, eseguita martedì, avrebbe indicato (stando alle prime indiscrezioni) una natura accidentale alla base del decesso. Probabile che l'uomo abbia battuto la testa, magari dopo essere caduto, cercando di rientrare nell'hotel dove poi avrebbe perso i sensi. Un probabile incidente, dunque, alla base della tragica scomparsa.

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