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Il caso

I divieti al traffico non fermano l'inquinamento: troppi sforamenti

Emanata un'altra ordinanza in vigore da questa mattina. Code e traffico nonostante le limitazioni: nessuna contravvenzione

traffico via aldo moro

Un'immagine del traffico a via Aldo Moro

In un anno sono stati sessantasei gli sforamenti del valore limite di 50 µg/m3 della concentrazione di polveri sottili. Fino a mercoledì 27 dicembre sono stati registrati dieci giorni consecutivi. E proprio l'altro ieri la centralina Arpa dello Scalo ha avuto il dato più alto, a 94 µg/m3. Insomma i numeri sono preoccupanti e hanno alzato l'attenzione sul problema dell'inquinamento che nell'ultimo periodo è alle stelle. Soprattutto perché rispetto al 2022 (che di sforamenti ne erano stati registrati 57) nel 2023 sono aumentati, con l'aria che ormai è irrespirabile.

Già dal 22 fino alla mezzanotte del 25 dicembre il Comune di Frosinone aveva istituito limitazioni alla circolazione per i veicoli di classe emissiva pari o inferiore a Euro 4 e 3 diesel ed Euro 3 e 2 a benzina. Compresi i ciclomotori. Ma gli ultimi dati pubblicati sul sito dell'Arpa Lazio dicono tutt'altro: l'ordinanza non ha funzionato. Ma adesso si farà un secondo tentativo. Ieri, infatti, di provvedimento ne è stato emesso un altro. A partire da oggi, venerdì 29 dicembre, e fino a tutto lunedì primo gennaio 2024 è stato istituito il divieto di circolazione, in ambito viario urbano per le autovetture private di classe emissiva pari o inferiore a Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 19.30; per i veicoli commerciali di classe emissiva pari o inferiore a Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 19.30; per i veicoli commerciali di classe emissiva pari a Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 13.30; autovetture private di classe emissiva pari o inferiore a Euro 3 benzina dalle ore 8.30 alle 18.30; per i veicoli commerciali di classe emissiva pari o inferiore a Euro 2 benzina, dalle ore 8.30 alle ore 12.30; per i ciclomotori (3 e 4 ruote) alimentati a gasolio di classe emissiva pari o inferiore a Euro 2, dalle 8.30 alle 12.30.

«Dai divieti - si legge nella nota del Comune - sono comunque esclusi i veicoli utilizzati per finalità di tipo pubblico o sociale, per il trasporto di disabili o di persone sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili, i veicoli definiti dall'articolo 54, comma I, lettere f), g) e n) del d.lgs. 285/1992, quelli elettrici, ibridi, a gas metano e a Gpl e sono fatte salve le disposizioni comunali vigenti relative alle Zone a Traffico Limitato (Ztl) e alle modalità di carico-scarico delle merci».

Le strade interessate dai divieti
Tutte le auto che rientrano nelle restrizioni non potranno percorrere via Tiburtina, piazza Madonna della Neve, via Madonna della Neve, via Marco Tullio Cicerone (dall'incrocio con via Madonna della Neve), viale Volsci, via Simoncelli, via Vado del Tufo, viale Europa, via Marittima (dall'incrocio di viale Europa), via Puccini, via Pasta, via Pier Luigi da Palestrina, via San Giuliano, via Armando Vivaldi, via Verdi (dall'incrocio con via Vivaldi), viale America Latina, via Marconi, via Fosse Ardeatine, via San Gerardo (senso unico in discesa), via Don Buttarazzi, via Ferrarelli (dall'incrocio con via Buttarazzi), via Caio Mario, via Mària dall'incrocio con via Caio Mario fino a quello con via Tiburtina. Poi limitatamente al tratto stradale di via Sacra Famiglia, uscita obbligata su via Pasta (sottopasso ferroviario), limitatamente a via Mascagni, è vietato il transito sul tratto stradale di piazza Pertini e di via Monteverdi in direzione piazza Kambo.
È stato istituito, inoltre, anche il divieto di utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la Classe 4 stelle e il divieto assoluto, per qualsiasi tipologia, di combustioni all'aperto. Divieto di utilizzo dei camini a legna (camini aperti) in presenza di fonti di riscaldamento alternative. Introdotto, inoltre, il limite a diciannove gradi (con tolleranza di due) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali. Divieto, infine, per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso.

Le misure non funzionano
Le limitazioni al traffico erano già state previste dal 22 fino alla notte di Natale, ma con scarsi risultati. Anzi sono stati praticamente nulli, con le auto che hanno continuato a circolare liberamente. Soprattutto perché i controlli sono mancati e non sono state irrogate contravvenzioni, così come ha fatto intendere la polizia locale. Proprio il 22 dicembre la centralina Arpa dello Scalo ha registrato un valore di 57 µg/m3. Un dato che è continuato ad aumentare il 23 dicembre con 76 µg/m3. Fermo, invece, a 60 nei giorni del 24 e del 25 dicembre. Insomma un'ordinanza che non è stata rispettata se non da pochissimi con code chilometriche di auto nelle strade interessate dalle limitazioni. Dunque, in città le auto sono sempre troppe e continua, soprattutto, a mancare un'alternativa. Come il trasporto pubblico che c'è ma non si vede.

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