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La vicenda

Ennesimo furto nel bar “Freedom”, il titolare chiude

«Getto la spugna, mi arrendo! Non ce la faccio più! Il locale è ufficialmente in vendita. Voglio mollare, ho bisogno di serenità»

Ennesimo furto nel bar “Freedom”, il titolare chiude

Le scene che si è trovato davanti il titolare alla riapertura

Ennesimo furto nel bar di Coreno Ausonio: il titolare, Antonio Lavalle, ora è deciso a chiudere per ritrovare la serenità, intanto spera che le telecamere di videosorveglianza possano aiutare a far svelare l'identità dei colpevoli.

La vicenda
Il locale che sorge all'ingresso del paese, il "Freedom", bar storico del paese, è stato spesso al centro delle cronache per essere bersaglio di furti notturni.

Nel tempo sono stati portati vita stecche di sigarette, bottiglie di valore, denaro, oggetti tecnologici di ultima generazione, e sono state svaligiate le macchinette.
L'ultimo colpo in viale della Libertà si è verificato nella notte tra Natale e Santo Stefano: approfittando delle tenebre, dei delinquenti si sono intrufolati nel locale per rubare tutto ciò che hanno ritenuto avesse qualche valore, mettendo tutto a soqquadro. Del vino è stato perfino gettato a terra.

Grande lo sgomento ieri mattina, alla riapertura. «Non sarà moltissimo il danno economico, ma mi basta la violenza per l'ennesima volta in venti anni di lavoro». E spesso proprio nel periodo delle feste.
Tanto che il titolare, un quarantenne del paese, ha preso una decisione drastica: «Dopo l'ennesimo furto getto la spugna! Mi arrendo! Non ce la faccio più! Il Freedom è ufficialmente in vendita. Valuto qualsiasi proposta. Voglio mollare, ho bisogno di serenità. E non sono parole di circostanza».
Il furto è stato denunciato presso i Carabinieri.

Proprio durante le feste il paese si sente assediato da "visitatori indesiderati".
Uno strano furto, anche in quel caso di scarso valore ma foriero di preoccupazioni, è avvenuto sabato scorso. Sette stelle di Natale sono state trafugate dalla chiesa di Santa Margherita.

I vivaisti del negozio che sorge a pochi metri dalla chiesa avevano portato le piante simbolo della festa in una scatola presso il fonte battesimale, quindi si apprestavano a distribuirle sull'altare e nei luoghi più iconici dell'edificio sacro, quando hanno visto un uomo sollevare tranquillamente la scatola e caricarla nel vagone posteriore dell'auto lasciata parcheggiata fuori. Movimenti eseguiti con calma, tanto che entrambi i vivaisti hanno pensato che fosse una persona d'accordo con l'altro. Sono rimasti senza parole quando hanno capito di aver subito un furto con destrezza.

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