Spazio satira
La reazione
09.12.2023 - 09:00
Danneggiato il Cicerone luminoso realizzato dell'artista Marco Lodala e inaugurato il 28 novembre scorso. Le telecamere hanno inquadrato la furia che un giovane ha scagliato contro l'opera, ammaccando il piedistallo che sorregge l'installazione voluta dal sindaco Vittorio Sgarbi, un'opera che ha subito avuto una eco nazionale, con i riflettori accesi sul paese di Cicerone grazie alla rilevanza che il primo cittadino è riuscito a dare all'avvenimento. Appena dieci giorni dopo, l'atto vandalico che lo stesso Sgarbi ha condannato duramente.
È accaduto nella notte tra giovedì e ieri. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la scena. Si vede una coppia passeggiare lungo il belvedere, all'improvviso il ragazzo si appende al braccio di Cicerone, probabilmente con l'intento di spezzarlo, e poi, non riuscendoci, inizia a dare pugni sul basamento della statua.
Ieri mattina gli arpinati si sono accorti del danno e l'hanno segnalato. La polizia locale ha subito recuperato i filmati delle telecamere che verranno acquisite dai carabinieri di Arpino, che conducono le indagini per risalire all'autore dell'assurdo gesto, un giovane che dalle prime indiscrezioni sembrerebbe non essere di Arpino.
«Quanto accaduto prova che il Cicerone luminoso di Lodola è vivo, perché normalmente non si prendono a pugni le statue - ha commentato il sindaco Sgarbi - Le opere d'arte sono come persone, quindi l'autore del gesto dovrà rispondere di lesioni come se avesse dato un pugno ad una persona. Però il fatto che si accaniscano contro una cosa così luminosa è la prova che evidentemente scatena una reazione attiva e diretta; non mi pare che abbiano mai tirato calci alla struttura in bronzo di Cicerone. Metteremo qualcuno che vigili e dia calci nel c… a chi darà calci al nostro Cicerone».
Intanto in paese i cittadini sono indignati e reclamano una sanzione esemplare per il ragazzo che, senza alcun motivo, si è scagliato contro la statua realizzata dall'artista Marco Lodola, che rappresenta un bene della collettività, collocata in uno spazio pubblico. Può piacere o meno, però da quando è stata installata è stata vista da numerose scolaresche e da tanti turisti, con l'immancabile selfie con il celebre oratore sullo fondo. Per questo il gesto di disprezzo compiuto l'altra notte ha lasciato tutti sorpresi e molto contrariati.
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