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Il caso

Giallo della capretta. Carcassa sparita, scatta l'esposto

L'associazione animalista Aidaa invita la procura a indagare sulla sparizione della carcassa. E scrive al ministro Nordio

Giallo della capretta. Carcassa sparita, scatta l'esposto

La brutta storia della capretta presa a calci il 28 agosto scorso durante una festa di compleanno in un agriturismo anagnino si tinge di giallo con la scomparsa della carcassa del povero animale. Un fatto che fa trasalire l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) e genera ulteriori iniziative giudiziarie.
L'associazione ha infatti annunciato, con una nota pubblicata sul suo sito, la presentazione di un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Frosinone e il contestuale invio di una lettera al ministro della giustizia Carlo Nordio per chiedere di far luce sulla sparizione della carcassa.

Il proprietario del locale avrebbe dichiarato agli inquirenti che probabilmente la carcassa dell'animale è stata mangiata dai cinghiali. L'Aida vuole sapere "come un corpo di reato in attesa di accertamenti istologici possa essere stato lasciato in quell'agriturismo anziché essere portato come di prassi nei frigoriferi dell'Istituto zooprofilattico del Lazio".

Da qui la netta presa di posizione dell'associazione: "È una vicenda che lascia aperti molti sospetti. Che un corpo di reato, tra l'altro di un vergognoso atto che ha portato ad iscrivere oltre una decina di giovani per il reato di sevizie e maltrattamento di animali, sia stato mangiato dagli animali come dice il titolare dell'agriturismo è un ipotesi possibile ma inverosimile - scrivono gli animalisti di Aidaa nella nota - Ci auguriamo che si arrivi presto alla verità e che i ragazzi indiziati possano essere processati. Infatti, la mancanza del corpo del reato potrebbe far decadere le accuse in quanto impossibile provarne l'esistenza e questa sarebbe una beffa non solo per noi animalisti, ma per tutto il sistema giudiziario italiano".

Per quella brutta scena, filmata da uno dei ragazzi presenti e pubblicata sui social, sono finiti nei guai quattordici ragazzi tra i 17 e i 22 anni residenti ad Anagni e a Fiuggi. Un diciassettenne è accusato di aver colpito e ucciso la capretta, mentre lui sostiene che quando ha sferrato i calci l'animale era già morto.

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