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Il caso

Incarichi legali, l'opposizione attacca: scarsa trasparenza

L'opposizione parla di scarsa trasparenza nella gestione delle consulenze da parte dell'amministrazione. L'argomento doveva essere discusso in consiglio comunale. Ma è stato rinviato

Incarichi legali, l'opposizione attacca: scarsa trasparenza

Un momento della conferenza stampa convocata ieri sera dai gruppi della minoranza consiliare

Incarichi e consulenze legali, le opposizioni all'attacco della maggioranza. Dopo la mancata discussione di un'interrogazione sull'argomento nel corso dell'ultimo consiglio comunale, ieri sera si è tenuta una conferenza stampa sul delicato argomento. All'incontro hanno preso parte i consiglieri Fabio Di Fabio e Matteo Recchia (Pd), Nazzareno Costantini (lista Patto per Alatri) e Annarita Pelorossi (lista Alatri in comune); non c'era invece Enrico Pavia (lista Noi per Alatri) che pure è tra i firmatari dell'interrogazione.

Si è subito andati al cuore della questione. Ed è stato Di Fabio a spiegare i termini della stessa: «Gli incarichi legali vanno affidati secondo delle norme ben precise e in base ad un regolamento che, al momento, è stato applicato solo parzialmente. Per tale ragione, abbiamo presentato questa interrogazione chiedendo spiegazioni al sindaco Cianfrocca».

Il documento è piuttosto corposo (undici pagine) e fa riferimento alle linee guida emanate dall'Anac e all'elenco dei legali a disposizione del Comune. «Elenco che non è stato più aggiornato», è stata la prima accusa. Più dura la successiva: «L'amministrazione comunale, nello specifico il settore del contenzioso affidato all'assessore Kristalia Papaevangeliu, ha adottato procedure di selezione che parrebbero non in linea con la normativa vigente e poco rispettose dell'elenco di cui sopra».

A seguire, Costantini ha letto l'intera interrogazione, indicando degli incarichi affidati ad una serie di professionisti giudicati dalle minoranze politicamente vicini all'attuale amministrazione. Di Fabio, anche sui social, ha parlato di «Ragionevoli timori dell'esistenza di una gestione poco trasparente degli incarichi», parlando di aspetti definiti «inquietanti» perché sarebbero venuti meno i criteri della «trasparenza e dell'opportunità politica». L'affondo è pesante e il tema, come detto, è delicato.

E sulla mancata discussione dell'interrogazione, è stato ancora il capogruppo dem a ricordare quanto successo nell'ultima seduta consiliare: «C'è stato un confronto con il presidente del consiglio comunale Sandro Vinci, che ha sostenuto come il nostro documento sia arrivato fuori tempo massimo, per una mera questione di orario. Ma questa è stata un'interpretazione che non ci ha convinto. Per questo abbiamo deciso di convocare questa conferenza».

Fin qui l'opposizione, in attesa di un nuovo dibattito in sede consiliare che si annuncia già molto infuocato. L'assessore al ramo Kristalia Papaevangeliu ha già fornito una prima risposta, durante l'ultimo Consiglio, annunciando possibili querele. E questo nonostante il tema, come precisato, non sia stato affrontato. Il confronto rischia quindi di evolvere in un vero e proprio scontro, inasprendo dei rapporti che già da qualche tempo sono diventati molto tesi.

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