Spazio satira
Economia
24.07.2023 - 17:34
La retribuzione media annua (lorda) dei lavoratori del settore privato della provincia di Frosinone è di 18.576 euro. Mentre in provincia di Latina la cifra è pari a 17.736. È quanto emerge da una rilevazione dell'ufficio studi della Cgia di Mestre. I dati si riferiscono al 2021. Sono indicativi.
Anche perché nella premessa la Cgia scrive: «I lavoratori dipendenti del settore privato (non sono inclusi gli occupati del settore agricolo e i lavoratori domestici) del nord lavorano quasi 2 mesi in più all'anno dei colleghi del sud e, alla luce di ciò, i primi percepiscono una retribuzione giornaliera del 34 per cento più alta dei secondi. Questo vuol dire che nel settentrione gli impiegati e gli operai sono degli stacanovisti e quelli del meridione degli scansafatiche? Assolutamente no. Ci mancherebbe. Anche nel Mezzogiorno si lavora molto e, probabilmente, anche di più che in altre aree del Paese; purtroppo lo si fa in "nero". Pertanto queste ore lavorate irregolarmente non possono essere incluse nelle statistiche ufficiali. Altresì, la concorrenza sleale praticata dalle realtà sconosciute al fisco e all'Inps mantengono, nei settori in cui operano, molto basse le retribuzioni previste dai contratti nazionali di lavoro. Se, infatti, queste ultime salissero anche di poco, molte imprese regolari subirebbero un incremento dei costi che, probabilmente, le farebbe scivolare fuori mercato».
La classifica
Lo studio della Cgia di Mestre è stato parametrato sul rank per retribuzione media giornaliera. Al primo posto c'è la provincia di Milano: retribuzione media giornaliera di 124,07 euro. Quella media annua lorda è di 31.202 euro. Il numero medio di giornate retribuite è 251,5. La provincia di Frosinone è in 58^ posizione (su 103): la retribuzione media giornaliera è di 80,80 euro. Mentre le giornate retribuite sono 229,9. La retribuzione media annua, come detto, è di 18.576 euro. In provincia di Latina (66^ posizione) la retribuzione media giornaliera dei lavoratori dipendenti del settore privato è di 79,08 euro. Il numero medio delle giornate retribuite è pari a 224,3. Mentre l'importo medio annuo è di 17.736. Restando nel Lazio, Roma è al posto numero 6 della classifica: retribuzione media giornaliera di 101,31 euro, 226,8 giornate retribuite, importo annuo di 22.971 euro. In posizione numero 74 c'è la provincia di Rieti: 76,10 euro di retribuzione media giornaliera, 213,8 giornate lavorate, retribuzione media annua di 16.267 euro. Viterbo è all'86° posto: 73,05 euro di retribuzione media giornaliera, 224,6 giornate retribuite, importo di 16.409 euro. Va sottolineato che l'elaborazione della Cgia è stata effettuata su dati Inps. Dunque nel 2021 la retribuzione media giornaliera più elevata d'Italia erogata ai lavoratori dipendenti del settore privato c'è stata a Milano (124,07 euro). A seguire Bolzano (104,84), Parma (103,85), Bologna (103,41), Modena (102), Roma (101,31), Reggio Emilia (100,63), Genova (99,85), Trieste (99,38), Torino (98,55). Gli stipendi giornalieri più bassi, invece, sono stati pagati a Trapani (67,1), Cosenza (66,8), Vibo Valentia (66,7) e infine Ragusa (66,5). Spiega la Cgia di Mestre: «Gli operai e gli impiegati con il maggior numero di giornate lavorate durante il 2021 sono stati quelli occupati a Lecco (259,5 giorni). Seguono i dipendenti privati di Vicenza (258,2), Treviso (256,9), Pordenone (256), Bergamo (255,6), Padova (255,4), Cremona (254,8), Reggio Emilia (254,1) e Modena (252,2). Le province, infine, dove i lavoratori sono stati "meno" in ufficio o in fabbrica durante l'anno preso in esame sono state quelle di Crotone (200,7 giorni), Lecce (200), Rimini (199,5), Agrigento (199,3), Salerno (198,7), Foggia (198,4), Cosenza (196,8), Trapani (195,6), Nuoro (193,7), Messina (193,4) e Vibo Valentia (177,2).
Dirigenti e settori
Un altro dato importante che emerge dalla rilevazione sulla retribuzione media giornaliera relativa al 2021 è quello che certifica come «i dirigenti italiani percepiscono un emolumento del 577 per cento superiore a quello conferito agli operai». Ancora: «Se ai primi viene erogata una paga lorda di 500 euro a fronte di 291 giorni di lavoro all'anno, ai secondi la stessa sfiora i 74 euro per un totale di giorni lavorati pari a 219. La paga degli impiegati, invece, è di 97,5 euro, mentre i quadri percepiscono 219 euro al giorno». Continua lo studio della Cgia: «Sempre nel 2021 i settori dove le retribuzioni giornaliere sono state più elevate hanno interessato gli occupati del settore creditizio-finanziario-assicurativo (170 euro lordi), dell'estrattivo (163,5 euro), del comparto energia elettrica gas (161,3 euro), dell'informazione-comunicazione (126,4 euro) e del manifatturiero (107,2 euro)».
L'analisi
Secondo l'elaborazione degli artigiani mestrini su dati Inps (tratti dall'Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici) «nel 2021 il numero medio delle giornate retribuite al nord è stato pari a 247, al sud invece 211». Si sottolinea: «Pertanto, nel settentrione un ipotetico operaio ha lavorato 36 giorni in più che corrispondono a quasi 2 mesi lavorativi "aggiuntivi" rispetto a un collega meridionale. Per quanto concerne la retribuzione media giornaliera lorda, nel nord si è attestata attorno ai 100 euro e al sud sui 75. Di conseguenza, la paga giornaliera in settentrione è mediamente più elevata del 34 per cento rispetto a quella percepita dal Mezzogiorno. Perché al sud si lavora meno? Oltre alla presenza di un'economia sommersa più diffusa che nel resto del Paese... nel meridione c'è poca industria, soprattutto high-tech e una limitata concentrazione di attività bancarie, finanziarie ed assicurative».
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