Botte e minacce di morte alla madre. La donna si è vista anche puntare dei coltelli, costretta ad uscire per andare a comprare la sostanza stupefacente per il figlio.
A giudizio per maltrattamenti in famiglia è finito un venticinquenne di Ferentino. La donna ha sperato fino all'ultimo che il giovane potesse cambiare, ma invano. Continue le vessazioni, le minacce, le botte. Ha così trovato la forza e il coraggio e lo ha denunciato.
L'udienza è stata fissata al prossimo 5 ottobre nel tribunale di Frosinone.

La ricostruzione
Stando alle accuse, il giovane spesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, in più occasioni ha rivolto minacce e ingiurie alla mamma, l'ha anche aggredita con calci e pugni, l'ha insultata. In casa, sempre stando alle accuse, il ferentinate riceveva tossicodipendenti e pregiudicati.
Avrebbe anche brandito dei coltelli per costringere la mamma ad uscire per andare a comprare la sostanza stupefacente per suo conto.

In un altro episodio, dopo averla scaraventata a terra e colpita con calci e pugni, le avrebbe sottratto la carta del reddito di cittadinanza e prelevato tutto il denaro.
Sempre stando alle accuse, il ferentinate, riceveva in casa persone note alle forze dell'ordine e tossicodipendenti, costringendo la donna ad allontanarsi dall'abitazione per brevi periodi.

Una serie di vessazioni per la donna che le hanno provocato sofferenze e umiliazioni incompatibili con normali condizioni di vita.
Il venticinquenne è stato rinviato a giudizio. L'accusa, come detto, è di maltrattamenti in famiglia. L'udienza fra quattro mesi. Il ferentinate si è rivolto per la sua difesa all'avvocato Mario Cellitti.