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La ricostruzione

Ancora senza identità il corpo trovato lungo la strada a San Pietro Infine

In campo il Comune. Concluso un complesso iter, la salma verrà seppellita nel cimitero di San Pietro Infine. Attesi i risultati del Ris e dell'autopsia

Carabinieri

Le indagini dei carabinieri vanno avanti senza sosta

A poco meno di un mese dal rinvenimento di un cadavere semi-nudo, scoperto lo scorso 20 maggio a San Pietro Infine, non si ha alcuna novità sulla sua identità. Né si è potuto procedere alla sua tumulazione: in un primo momento si è sperato nella presentazione di denunce di scomparsa o di segnalazioni per poter dare un nome e un volto all'uomo abbandonato come un rifiuto sul ciglio della Casilina, a un passo dal Cassinate. Con le indagini degli uomini dell'Arma andate avanti senza sosta.

Poi le aspettative sono state rivolte ai riscontri tra le diverse tracce isolate e la banca dati delle forze di polizia: nulla, almeno fino a ieri.
Mentre le verifiche non sono state affatto congelate, dopo il nulla osta della procura di Cassino all'identificazione si è aggiunto anche un altro punto a cui dare seguito: la necessità di dare una degna sepoltura al cadavere senza nome. E il Comune si è immediatamente attivato.

Le indagini
Nessuna ferita evidente rilevabile da un primo riscontro esterno. A raccontare cosa abbia provocato la morte improvvisa dell'uomo (tra i 60 e i 70 anni) trovato un mese fa in n località Petriera, direzione Venafro, saranno i risultati dell'autopsia attesi per la fine di luglio. Esclusa l'ipotesi dell'omicidio - valutata invece come plausibile quella del malore fatale - i carabinieri della locale stazione e i colleghi della Compagnia di Sessa Aurunca, agli ordini del capitano Alessia Di Rocco, continuano a scavare.

Fondamentali potranno rivelarsi due elementi: i risultati degli esami tossicologici e quelli del Ris, a cui sono stati inviati gli indumenti che il sessantenne indossava al momento del decesso.
Tra tanti dubbi e misteri, però, appare chiara volontà di disfarsi del corpo. Ecco il perché della terribile scelta di gettarlo sul ciglio di una strada, semi-nudo, senza alcuna pietà. E, in modo scientemente meditato: l'uomo era senza portafogli né cellulare. Una scelta precisa per eliminare ogni "traccia", ogni collegamento.

La sepoltura
Il Comune di San Pietro Infine, guidato dal sindaco Antonio Vacca, ha già attivato tutto l'iter per poter dare una degna sepoltura al cadavere senza identità. Perché, come previsto dalla legge, in casi simili è il Comune nel cui territorio il cadavere viene trovato a doversene occupare, sia per l'aspetto legale che economico.

Ovviamente la questione del reperimento di un loculo e quelle connesse alla burocrazia del caso non sono affatto facili. La procedura per poter tumulare il corpo senza identità è quasi ultimata e a breve - salvo intoppi - il corpo senza nome potrà almeno avere una tomba in cui riposare.

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