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Il punto

Egato dei rifiuti, un ricorso tira l'altro. Sarà battaglia

La cancellazione verrebbe impugnata davanti ai giudici. La questione si sta giocando su due tavoli, quello politico e quello della giustizia amministrativa

mauro buschini

Il presidente dell'Egato della provincia di Frosinone Mauro Buschini

La fine degli Egato dei rifiuti, ufficialmente, non è stata ancora decretata, ma già si pensa a eventuali ricorsi al Tar. La partita che ruota attorno alla cancellazione degli Egato e alla decadenza di presidente (Mauro Buschini) e consiglio direttivo dell'unico ente fin qui creato, quello di Frosinone, si sta giocando su due campi. Uno amministrativo, con la volontà della nuova Regione Lazio, a guida Francesco Rocca, di cancellare questo capitolo decretando il de profundis degli Egato, l'altro giudiziario con il ricorso al Tar avanzato dal Comune di Fiuggi (contro l'Egato) e con un possibile nuovo ricorso da parte dell'Egato di Frosinone, nel frattempo autoribattezatosi Egaf, sempre al Tar contro la soppressione.

La Regione Lazio le sue mosse le ha già fatte, approvando la delibera di annullamento della costituzione dell'assemblea dell'Egato della provincia di Frosinone. Prima della decisione finale della giunta, però, è previsto un passaggio in commissione Ambiente. In pratica, la stessa identica procedura seguita per la costituzione degli Egato dei rifiuti. La giunta Rocca, in pratica, ha scelto di annullare in autotutela la delibera regionale con particolare riferimento alla quota di rappresentanza dei Comuni della Valle di Comino. Nell'atto approvato dalla Regione si fa riferimento al fatto che «è stato erroneamente riportato il peso ponderato riferito all'Unione dei Comuni e non al singolo Comune».

Un vizio che, secondo l'Egato sarebbe stato facilmente sanabile, considerato che, come ribadito dall'avvocato Francesco Scalia, che tutela l'Egaf, ciascun Comune della Valle di Comino ha votato singolarmente e lo stesso presidente Buschini è stato eletto a larghissima maggioranza. Fatto sta che ora l'Egato di Frosinone attende di leggere le carte. Spiega l'avvocato Scalia: «Aspettiamo di vedere il provvedimento. Se ci sono motivi di legittimità li faremo valere». E sia andrà di nuovo al Tar questa volta per i motivi opposti per i quali il Comune di Fiuggi si è rivolto alla giustizia amministrativa.
Peraltro l'Egato ha sempre ribadito che è stata la legge regionale a istituire tale organismo per la gestione dei rifiuti su una materia per la quale i Comuni non hanno più competenza. Da qui la necessità, per la Regione Lazio, in caso di soppressione di ripensare a come riorganizzare la materia.

Altro argomento di forte polemica era derivato dalla scelta di Frosinone andare avanti lo stesso con la costituzione dell'Egato, nonostante la consiliatura regionale fosse agli sgoccioli, tanto che in nessun'altra provincia del Lazio si è costituito tale organismo.
«Bene l'abolizione degli Egato, che la precedente giunta regionale del Lazio aveva fortemente voluto per creare il solito poltronificio. La gestione ottimale dei rifiuti è un tema centrale e gli investimenti devono riguardare sistemi di raccolta e smaltimento innovativi ed a basso impatto ambientale, per la chiusura del ciclo, e non devono servire a pagare gli stipendi dei soliti noti», affermano dal movimento 5 Stelle Virginia Raggi e Roberta Della Casa.

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