Una bambina che deve essere allontanata dalla famiglia perché non frequenta la scuola. Ma lei, probabilmente, non capisce il perché e così, ieri mattina, a scuola ha minacciato di gettarsi da una finestra. Momenti di tensione, ieri mattina, in una scuola elementare del capoluogo. La bambina che, in forza di un provvedimento del tribunale per i minorenni, deve essere allontanata dalla famiglia a causa della bassa frequenza alle lezioni ha iniziato a urlare e a minacciare di gettarsi dalla finestra. Una scena straziante. Alcuni genitori, presenti all'esterno dell'istituto scolastico, avrebbero sentito le urla e avvertito i genitori. È stata una lunga mattinata con i genitori che alla fine hanno riportato a casa la bambina in attesa che il provvedimento dell'autorità venga eseguito nei prossimi giorni.
In base a quanto emerso, è stata la scuola a effettuare la segnalazione ai servizi sociali del Comune di Frosinone per le ripetute assenze non solo della ragazzina, che ha 9 anni, ma anche di fratellini e sorelline. A quel punto, nei confronti dei genitori, dopo l'avvio di un'istruttoria con la relazione dei servizi sociali, è scattato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. I ragazzi dovranno separarsi dai genitori la prossima settimana per essere ricollocati in tre case famiglia differenti. Della cosa, evidentemente, i genitori ne hanno discusso a casa e i bambini allora hanno saputo la destinazione che avrebbero dovuto prendere. E così la ragazzina, disperata per dover lasciare casa, ieri ha dato vita a questa clamorosa forma di protesta. Dicendo di non voler andare in comunità e di voler restare a casa, ha iniziato a urlare, minacciando anche di lanciarsi dal terzo piano della scuola.
Nel corso della giornata, la situazione è stata riportata alla calma con l'intervento delle maestre, del tutore, che il tribunale ha assegnato alla minore, e degli stessi genitori. Questi ultimi, con il tutore, gli assistenti sociali e l'assessore al ramo erano impegnati in una riunione per valutare il da farsi. L'obiettivo era preparare i ragazzi al distacco con i genitori, ma nessuno poteva immaginare che la situazione rischiava di degenerare in questo modo. Durante la riunione è giunta una telefonata, da un altro genitore, per informare che qualcosa stava succedendo, ma senza specificare i dettagli. Così genitori e tutore si sono portati a scuola. Tornata la calma, la bambina è stata visitata da un medico dell'Asl su disposizione del tutore che ha imposto una valutazione pure sugli altri bambini.
Peraltro, le relazioni dei servizi sociali sui bambini erano state tutte favorevoli a parte il fatto della mancata frequenza a scuola, il punto critico. Il tutore ha chiesto alla scuola una relazione sull'accaduto. Intanto, i genitori, che sono assistiti dall'avvocato Tony Ceccarelli, hanno presentato reclamo e chiesto la sospensione del provvedimento di allontanamento. Intanto, l'ordine andrà eseguito, mentre i genitori saranno sentiti dal tribunale a luglio.