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Le indagini

Omicidio Thomas Bricca. Cellulari al setaccio per la verità

Estratta la copia forense dal cellulare della fidanzata di Mattia Toson. Mercoledì gli accertamenti sui telefonini di un amico e giovedì su quello dello zio

Omicidio Thomas Bricca. Cellulari al setaccio per la verità

La vittima Thomas Bricca

Al via gli accertamenti sugli altri tre telefoni sequestrati nell'ambito dell'inchiesta per l'omicidio di Thomas Bricca, vittima di un agguato il 30 gennaio scorso. Dopo aver sequestrato l'iPhone12 di Mattia Toson e il telefonino del fratello Niccolò (il primo è indagato, il secondo no), sotto la lente investigativa dei carabinieri del Racis sono finiti i dispositivi mobili dello zio acquisito di Mattia Toson, Francesco Dell'Uomo detto "Budella", di un amico stretto e della fidanzata. Proprio il cellulare della fidanzata di Mattia è il primo ad essere esaminato. Ieri l'estrazione della copia forense. Mercoledì prossimo sarà la volta del telefonino dell'amico del giovane indagato e giovedì di quello dello zio. Queste tre persone non risultano iscritte nel registro degli indagati, ma i loro profili sono stati attenzionati perché ritenuti interessanti a fini dell'inchiesta in corso.

Come si sa, mentre si svolgeva la sparatoria in via Liberio, Mattia Toson disse di essere in un agriturismo fuori città per festeggiare un compleanno, ma agli inquirenti risulterebbe che il ragazzo (indagato insieme al padre Roberto) sarebbe arrivato all'appuntamento con circa 30 minuti di ritardo. Un "buco" temporale che va chiarito per fare piena luce sugli spostamenti di quella tragica sera di tre mesi fa. «Ci auguriamo che escano fuori elementi concreti e forti, utili per l'indagine in corso e che possano far affrontare il processo. Siamo fiduciosi di arrivare presto a mettere un punto alle indagini» - ha detto l'avvocato Marilena Colagiacomo che assiste la famiglia Bricca. Famiglia che domani scenderà di nuovo in piazza per chiedere giustizia per il diciannovenne.

«Appuntamento alle 18 in piazza Santa Maria Maggiore - scrive sui social lo zio di Thomas, Lorenzo Sabellico - In unità, per rammentare che noi ci siamo e siamo con mamma Federica. Perché sia fatta giustizia e se necessario chiederemo l'intervento della Procura generale. Invitate istituzioni politiche e religiose». Mentre l'11 maggio, alle 15, l'iniziativa organizzata dall'associazione "Radici": all'istituto Pertini arriverà don Luigi Merola, parroco di Forcella (Napoli). «Noi abbiamo pensato di offrire ai ragazzi, ai genitori, agli insegnanti, agli educatori la possibilità di fermarci a ragionare un po' insieme, a metterci in ascolto», spiegano dall'associazione.

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