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La situazione

Rifiuti speciali sequestrati, scatta l'appello perché si intervenga subito

Una vasta area completamente sommersa da rifiuti che costituiscono un pericolo. Già era stata inviata una prima istanza per poter rimuovere i materiali

Rifiuti speciali sequestrati, scatta l'appello perché si intervenga subito

L'area sequestrata dalla Polizia locale dopo le segnalazioni di ambientalisti e cittadini

Un'area vasta completamente sommersa da rifiuti speciali. Una discarica a cielo aperto già sottoposta a sequestro lo scorso 30 gennaio, che ancora è in attesa di bonifica. L'Ansmi solleva il caso e, dopo una prima istanza, torna a chiedere un'ordinanza urgente a tutela della tutela della salute pubblica.
Si tratta di una discarica ampia, dove ignoti hanno abbandonato tonnellate di pneumatici - molti nascosti dalla vegetazione - insieme a rifiuti ingombranti, speciali, edili, scarti animali e altro materiale non identificabile.
Il 30 gennaio scorso alcune associazioni ambientaliste insieme a diversi cittadini hanno eseguito un sopralluogo nella zona, percorrendo l'area di rio Secco.

Una scoperta, quella dei rifiuti abbandonati anche nell'alveo del fiume, che ha indignato e non poco l'opinione pubblica: così a rischiare è anche la falda acquifera. E il sequestro, eseguito dalla Polizia locale, non è tardato ad arrivare. Come pure la Rai, che ha ascoltato la voce di residenti e ambientalisti, sperando nella forza della pubblica denuncia, tornando ad accendere i riflettori su una importante criticità.

L'Ansmi ha inviato una prima richiesta di adozione di un'ordinanza urgente per rimuovere tutto il materiale, in parte anche a rischio incendi. Ora torna a lanciare un appello affinché si intervenga subito, perché «sussiste una situazione di grave pericolo per l'esistenza di una grande quantità di materiali a elevato rischio combustibilità sull'argine del fiume e all'interno dell'alveo del corso d'acqua». Ecco il motivo della richiesta di un'ordinanza «contingibile e urgente per eliminare i gravi pericoli che minacciano la pubblica incolumità».

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