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La polemica

Nuovi orari della Ztl dopo il Consiglio. L'opposizione attacca

La maggioranza aveva deliberato due fasce diverse: dalle ore 23 nei primi giorni della settimana e dalle ore 21.30 solo dal venerdì alla domenica

Nuovi orari della Ztl dopo il Consiglio. L'opposizione attacca

Il varco della Ztl in via della Repubblica ad Alatri

La modifica degli orari della Ztl (zona a traffico limitato) nel centro storico, dopo che il consiglio comunale aveva deciso altro, ha scatenato la reazione dei consiglieri di opposizione che si dicono «sconcertati». E spiegano: «Il sindaco ha dichiarato che la sua attivazione resta quella tra le ore 21.30 e le ore 6 del mattino successivo, dopo che il consiglio comunale, e con i soli voti della maggioranza, aveva dato un altro indirizzo e cioè dalle ore 23 nei primi giorni della settimana e dalle ore 21.30 solo dal venerdì alla domenica.

L'ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega, Pizzuti, ed approvato, si contrapponeva a quello da noi proposto, che prevedeva, invece, una uniforme attivazione, tutti i giorni, dalle ore 22 quale punto di incontro e sintesi tra le diverse esigenze ed i legittimi differenti interessi delle parti». Proseguono gli esponenti di minoranza: «Dopo che il Consiglio si è pronunciato, il sindaco ne ha "cestinato" il deliberato, con una sufficienza ed arroganza preoccupanti e in spregio dei suoi stessi "poveri consiglieri", chiamati (alcuni contro la loro stessa opinione) a votare un ordine del giorno, prima imposto per puntiglio e poi "stracciato"».
Gli esponenti di minoranza hanno evidenziato formalmente l'accaduto al presidente del Consiglio comunale, Sandro Vinci, chiedendogli, con una lettera circostanziata, di «ripristinare un minimo di regola democratica e di legittimità e, quindi, di far rispettare la volontà espressa dalla massima assise comunale, benché noi non ne condividiamo la sostanza.
Abbiamo evidenziato, inoltre - conclude la nota dell'opposizione - come questa decisione sia inopportuna perché fortemente lesiva degli interessi dei commercianti.
Ci meravigliamo davvero del silenzio dei consiglieri di maggioranza che si prestano a cotale mortificazione».

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