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Sanità

Cinque medici di base vanno in pensione. I cittadini restano senza assitenza

Disagi per il pensionamento dei dottori di famiglia. Coinvolti circa settemila utenti. L'appello del consigliere comunale Maurizio Berretta alla Asl

Apertura amara del 2023 per la città di Ferentino, sempre più penalizzata in campo sanitario. Gli amministratori restano a guardare, mentre la popolazione è sovente alle prese con disagi e talvolta rischi per la propria salute. Da ieri cinque medici di base sono in pensione e dal primo marzo un altro, se non altri due, seguiranno i colleghi. Si tratterebbe di oltre 7000 assistiti in cerca di un nuovo dottore di famiglia.

La vicenda tiene banco in città e da oggi, dopo le feste, gli effetti si sentiranno ancor di più. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale Maurizio Berretta: «Quanto sta succedendo a Ferentino in ambito sanitario è disarmante. Il pensionamento al 31 dicembre 2022 di 5 medici di base, che coinvolge 7000-8000 mutuati, rischia di lasciare senza la prima assistenza centinaia di cittadini, poiché i restanti medici già raggiungono il limite massimo di assistenza. Un caos senza precedenti – tuona Berretta – intervenga la Asl. La disorganizzazione non ha eguali, ciò avviene in un periodo sanitario molto delicato. La pandemia non ci lascia, anzi rilancia, nel pieno dell'influenza stagionale e la popolazione conta moltissimi fragili e anziani. È inaccettabile nel 2023 subire una tale condizione. Ferentino, che patisce già le disfunzioni organizzative dei Ps di Frosinone e Alatri e la mancanza di un primo soccorso, ora registra una squadra di medici di base numericamente insufficiente».

Quindi Berretta, deciso ad andare fino in fondo alla vicenda, lancia il monito: «La dirigenza Asl intervenga immediatamente sul caos che investe Ferentino. La politica locale si svegli dal torpore e faccia uno scatto d'orgoglio». Ne ha anche per i colleghi amministratori: «Le dimissioni del sindaco, la decadenza prossima di giunta e consiglio comunale e il commissariamento del Comune rischiano di lasciare la nostra città alla deriva». Il consigliere chiude con l'appello all'azienda sanitaria: «La Asl non sottovaluti il disservizio e ponga Ferentino sullo stesso piano dei comuni parigrado. La dignità e la salute delle persone prima di tutto, senza campanilismi».

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